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L'ALLARME

Papà regala una granata al figlio per giocare, ma è attiva

Gli artificieri del Genio Guastatori di Cremona intervenuti: «L'ordigno è della Seconda guerra mondiale, poteva esplodere»

La Provincia Redazione

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25 Settembre 2023 - 05:25

Granata della 2ª Guerra Mondiale sull'uscio, intervengono i Guastatori di Cremona

CREMONA - L’ordigno era carico e poteva esplodere. La certificazione dello scampato pericolo arriva dagli artificieri del X Reggimento Genio Guastatori di Cremona. Sono gli uomini della caserma di via Brescia, infatti, che hanno preso in custodia la granata che ha scatenato l’allarme sabato a Castel Goffredo. Quasi incredibile lo svolgersi degli eventi. Un uomo, infatti, ha lasciato la bomba a mano al figlio e ai suoi amichetti «per giocare alla guerra», ma poi l’ordigno è stato dimenticato di fronte all’ingresso di un condominio e ritrovato all’alba da un residente.

È scattato l’allarme, con l’intervento delle forze dell’ordine che hanno bloccato il quartiere. Una precauzione che è sembrata eccessiva al genitore che è arrivato nell’area ormai transennata e ha affermato che «l’ordigno è inoffensivo». Altro che inoffensivo: per i Guastatori di Cremona si tratta di una bomba a mano mod. N.36 di fabbricazione inglese risalente al secondo conflitto mondiale e avrebbe potuto esplodere. Verrà invece distrutto in cava nei prossimi giorni.


La vicenda ha tenuto col fiato sospeso per ore Castel Goffredo, in provincia di Mantova. Nella serata di sabato si è scoperto che nell’ordigno non c’erano polvere da sparo o altre sostanze esplosive, ma il dispositivo interno non era stato del tutto disinnescato e la granata sarebbe potuta esplodere «provocando gravi danni a persone e cose». La granata è stata trovata all’alba di sabato, all’ingresso di un condominio di via Ugo La Malfa. All’alba — erano circa le 4.30 del mattino — un cittadino bengalese stava rientrando a casa propria dopo il turno di notte al lavoro quando, fianco alla porta d’ingresso alla palazzina, ha visto una bomba a mano. Esterrefatto e spaventato, l’uomo ha dato immediatamente l’allarme: sul posto sono arrivati i carabinieri, polizia locale, vigili del fuoco e protezione civile.

Per precauzione la palazzina è stata evacuata e la zona transennata in attesa degli approfondimenti. Nel frattempo, infatti, era stata coinvolta anche la Prefettura che a sua volta ha chiamato gli artificieri del Genio Guastatori di Cremona, arrivati alle 14. E mentre si cercava di capire come e perché la granata si trovasse lì, è arrivata una prima spiegazione. Un uomo di origine romena residente nella palazzina a fianco infatti si è presentato spontaneamente ai carabinieri spiegando come venerdì avesse lasciato la granata al figlio e ad alcuni amici per «giocare alla guerra».

«L’ha trovata mio nonno tanto tempo fa: è vuota e la posso recuperare io riportare in casa», la spiegazione. Poi, il secondo colpo di scena. Gli artificieri di Cremona hanno verificato che sì, la granata non conteneva esplosivo, ma era comunque pericolosissima. Il meccanismo di deflagrazione non era disattivato e una deflagrazione si sarebbe comunque potuta verificare. Alla fine la granata è stata requisita dai carabinieri. La posizione dell'uomo che si è assunto le responsabilità della proprietà della granata è al vaglio degli inquirenti.

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