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Fusione Pieve d'Olmi-San Daniele Po: confronto finale, ora tocca ai cittadini

Serata organizzata dal Comitato del sì. Domenica il gran giorno del referendum

Antonella Bodini

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redazione@laprovinciacr.it

22 Settembre 2023 - 18:42

Fusione Pieve d'Olmi-San Daniele Po: confronto finale, ora tocca ai cittadini

I relatori alla serata pubblica organizzata a Pieve d’Olmi dal Comitato del sì alla fusione tra il paese e San Daniele Po

PIEVE D’OLMI - Ieri sera si è tenuto l’ultimo incontro con la cittadinanza pievese organizzato dal comitato del ‘sì’ prima del referendum di domani e del silenzio elettorale. Il faccia a faccia con i cittadini fa seguito all’incontro, che si è svolto la sera precedente, organizzato dal comitato del ‘no’.

Presso la casa della cultura gli esponenti del voto a favore della fusione tra Pieve d’Olmi e San Daniele Po hanno illustrato le ragioni del Sì. A dare il benvenuto ai cittadini Giuseppe Fava, Sara Coppola e Luigi Corradi assieme a Maurizio Pellizzer redattore del progetto di fusione.

Un intervento il suo volto a spiegare in modo dettagliato ed esaustivo il progetto di fusione, nonché a rispondere alle domande del pubblico intervenuto al confronto.

Pellizzer ha esposto il progetto e come funziona la fusione, anche come iter burocratico, mentre i portavoce del comitato hanno sottolineato i benefici del sì alla fusione tra i due paesi.

Al termine il dibattito che ha permesso ai cittadini presenti di sciogliere dubbi ed arrivare al voto di domenica informati e pronti ad una scelta consapevole. Scegliere la via della fusione vuole dire ricevere contributi per quindici anni, il che porterà a servizi comunali e sociali più efficienti ed adeguati alle reali esigenze dei cittadini, più personale in grado di dedicarsi al cittadino con uffici aperti tutti i giorni ad esempio e maggiori risorse anche per le attività commerciali. La fusione permetterà la riorganizzazione dei due comuni con una diminuzione dei costi di gestione, ma l’aumento dell’efficienza. Quanto al debito pregresso, in particolare quello di San Daniele Po, il contributo non andrà a coprire totalmente tale cifra, ma ci saranno quote che verranno distribuite: in parte andranno a riequilibrare il dissesto in parte saranno usate per i servizi. Tutto sotto il controllo del commissario prefettizio a garanzia del piano di estinzione del debito.

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