L'ANALISI
29 Giugno 2013 - 19:14
Un'esibizione in piazza Garibaldi (foto Osti)
CASALMAGGIORE — Un migliaio di persone hanno preso parte, sabato, al corteo sikh che ha riunito la comunità che fa capo al tempio ‘Gurudwara Shri Guru Halghidhar Sahib’ di Martignana Po.
Una manifestazione a sfondo religioso per ricordare la distruzione del Tempio d’oro di Amritsar Punjab (3-6 giugno 1984) che è partita dalla Baslenga e che poco prima delle 16 ha pacificamente invaso il Listone: un coloratissimo serpentone aperto da un veicolo con le bandiere, il Khanda, simbolo-icona dei sikh, poi le donne con le scope a pulire la strada prima del carro con il libro sacro, il ‘Guru Granth Sahib ji’, che rappresenta il Guru eterno dei sikh, con i suoi custodi e i difensori con le spade. Dietro a questi veicoli una immensa folla a piedi nudi fatta di uomini, donne e bambini tutti in abiti tradizionali. In piazza Garibaldi la sosta per un’esibizione con le scimitarre: bendato uno dei protagonisti della sfilata ha tagliato la frutta fresca appoggiata su mani, teste e braccia di alcuni bimbi. Un clima di festa che non è stato rovinato dalle polemiche di venerdì sera in consiglio comunale sulla vicenda dei due marò: nei giorni scorsi Fabio Ferroni di ‘Casalmaggiore per la Libertà’ aveva preso contatto con i referenti della comunità sikh chiedendo loro un gesto di solidarietà per i militari italiani trattenuti in India.
Approfondimento su La Provincia in edicola domenica 30 giugno
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