L'ANALISI
22 Settembre 2023 - 15:26
CREMONA - Ogni anno il Soccorso alpino deve effettuare almeno 300 interventi per recuperare e aiutare fungaioli in difficoltà, caduti, persi, o in preda a malori: da qui l’appello del Cnsas, che visto l’avvio della stagione chiede di «mettere nello zaino anche la prudenza». Uno degli ultimi episodi risale a pochi giorni fa e riguarda proprio un cremonese, trasportato in elisoccorso all’ospedale di Parma. L’uomo, di 78 anni, si trovava con un amico nella zona boschiva di Squarci sotto al monte Gottero nel territorio di Albareto, al confine fra Emilia-Romagna e Liguria. All’improvviso, proprio mentre stava cercando funghi, si è sentito male e l’amico ha composto il 118. La centrale operativa ha così attivato il Soccorso alpino e speleologico emiliano della stazione Monte Orsaro, oltre all’ambulanza della Pubblica assistenza di Borgo Val di Taro e all’elisoccorso decollato dall’ospedale Maggiore di Parma. Il cremonese è stato innanzitutto raggiunto dagli uomini del Cnasas, a fatica in quanto il sentiero in cui si trovava risultava impraticabile se non con idonei mezzi fuoristrada. Una prima squadra ha quindi trovato il fungaiolo, mentre una seconda ha raggiunto il personale sanitario e tecnico dell’elisoccorso che era nel frattempo atterrato su un prato non lontano. Portati dal paziente, gli operatori 118 hanno valutato la situazione e stabilizzato il 78enne in barella, per caricarlo poi sul mezzo fuoristrada e infine sull’eliambulanza decollata in direzione Parma per gli accertamenti di rito. In questo caso la presenza di una seconda persona che ha lanciato l’allarme e guidato i soccorritori è stata cruciale.
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