L'ANALISI
21 Settembre 2023 - 09:37
RIPALTA CREMASCA - Le botte all’amico, o almeno al compagno di serate al bar, non restano senza conseguenze. Perché a meno di una settimana dall’episodio, che ha avuto per teatro l’esterno di un locale nel pieno centro di Ripalta Cremasca, i carabinieri della stazione di Crema hanno chiuso il cerchio. E inviato alla Procura della Repubblica di Cremona la loro relazione, con stampigliato sul frontespizio il nome di un 28enne. Vale a dire l’uomo che, stando alla ricostruzione degli investigatori, avrebbe fratturato il naso, ma anche provocato parecchie ecchimosi, a un 32enne di origine straniera. Per il presunto aggressore, il reato ipotizzato è di lesioni personali aggravate, per dirla come il codice. Ossia i traumi che avrebbe provocato, a suo di pugni, ma pure calci. Per quanto spiegato dal Comando provinciale dei carabinieri, dando conto della denuncia a piede libero, la vittima della sfuriata ha assicurato che lui e l’aggressore si conoscerebbero da tempo. Tanto, da aver brindato più volte, prima che scoppiasse la lite. Ma su cosa abbia innescato il parapiglia, nemmeno gli investigatori sono in grado di pronunciarsi. Anche se l’alcol, per quanto riferito dagli stessi carabinieri, avrebbe giocato un ruolo tutt’altro che secondario. Senza motivo — ha fatto mettere a verbale il 28enne — avrebbe ricevuto una serie di spintoni, prima che scattasse il pestaggio. Nel frattempo, però, i carabinieri erano stati informati di quanto stava accadendo. E così, rapidamente, una pattuglia ha raggiunto Ripalta, esattamente come ha fatto l’equipaggio di un’ambulanza, che provvederà a medicare il ferito, poi comunque visitato al pronto soccorso dell’ospedale Maggiore.
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