L'ANALISI
20 Settembre 2023 - 14:05
CREMA - Alla carenza di medici e infermieri, l’istituto Galilei cerca di dare una risposta concreta, attraverso il corso di Biologia a specializzazione biomedica, che anche quest’anno verrà attivato al liceo delle scienze applicate ed è il solo in provincia. La scuola diretta da Paola Orini è tra le 270 in Italia individuate dal ministero dell’Istruzione, per sperimentare il percorso didattico, unico nella struttura e nei contenuti, oggi istituzionalizzato grazie alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra il direttore generale degli Ordinamenti scolastici e il presidente della Federazione nazionale dell’ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri. La prospettiva è di andare incontro alle esigenze di orientamento post-diploma degli studenti, per facilitarne le scelte sia universitarie sia professionali. Il corso si compone di 150 ore di lezioni in aula e sul campo nell’arco del triennio per capire, sin dalla terza liceo, se si abbiano o meno le attitudini a frequentare la facoltà di medicina o comunque corsi in in ambito sanitario.
Il percorso nazionale ha una struttura flessibile e si articola in periodi di formazione in classe e in spazi di apprendimento mediante didattica in laboratorio. La sperimentazione indirizzata agli studenti delle classi terze avrà una durata triennale, con cinquanta ore nell’annata, delle quali venti tenute dai docenti di scienze, venti dai medici indicati dall’Ordine provinciale e dieci sul campo, tramite attività nelle strutture sanitarie, ospedali e laboratori di analisi. Ogni due mesi, a conclusione di ciascun «nucleo tematico di apprendimento», è prevista una prova di verifica: 45 quesiti a risposta multipla elaborati dal comitato tecnico scientifico della scuola capofila di rete, che è il liceo Leonardo da Vinci di Reggio Calabria a cui, tra l’altro, è stato affidato il compito di predisporre la piattaforma web per la condivisione, con gli istituti aderenti alla rete, del modello organizzativo e dei contenuti didattici.
Una cabina di regia nazionale eserciterà la funzione di indirizzo e di coordinamento e valuterà sulla base dell’efficacia dei risultati scientifici ottenuti a fine percorso, la possibilità di regolamentare l’indirizzo in tutti i licei scientifici del Paese. «Anche per il corrente anno scolastico — specifica la dirigente — il progetto vedrà coinvolti alunni delle classi terze del liceo delle scienze applicate, che dichiarino interesse ad affrontare il percorso e vengano selezionati sulla base di specifici criteri di ammissione. I posti disponibili sono trenta».
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