L'ANALISI
17 Settembre 2023 - 16:09
CREMA - Cinque minuti dopo le 10 don Mario Botti ha varcato la soglia della parrocchiale di Santa Maria Assunta per celebrare la sua ultima messa da parroco della comunità di Ombriano, il quartiere più popoloso della città con 6mila abitanti. Al suo fianco il curato don Stefano Savoia, che per almeno due settimane dovrà amministrare la parrocchia, sino all’arrivo del nuovo parroco, don Gabriele Frassi. Quasi 500 fedeli hanno voluto tributare i saluti di ‘fine mandato’ al sacerdote pellegrino, che in undici anni è stato prevosto a Chieve e Ombriano prima di assumere, a breve, l’incarico a Monte e Vaiano.
Ha iniziato don Stefano con un messaggio commosso: «Don Mario ci mancherà nella nostra quotidianità. Gli rivolgo un ringraziamento colmo di emozione, perché ho condiviso con lui un cammino prezioso». Dopo l’abbraccio tra i due sacerdoti, accompagnato dall’applauso dei presenti, è toccato a don Mario prendere la parola: «Sto celebrando con voi l’ultima messa, la più vera, come fece Gesù. Questi sono stati anni di contemplazione, vi chiedo di perdonarmi. E ho bisogno di ringraziarvi per l’ampia partecipazione, oggi e per tutto il tempo che ho trascorso insieme a voi. Ho ricevuto tantissimo, più di quanto ho dato. Vi lascio una pianta di ulivo nel giardino parrocchiale, che mi era stata regalata dai miei genitori: era piccola e ora è diventata grande. Con lei anche un gelsomino, che avvolge senza soffocare. La natura è un libro sacro di dio: seminare significa creare speranza».
Il consiglio pastorale, presente al completo sull’altare, ha rivolto il suo ringraziamento a don Mario attraverso la voce di Gian Pietro Nespoli: «Ci mancherai tantissimo, è grazie a te se abbiamo una partecipazione liturgica che molte parrocchie ci invidiano. Hai saputo perseverare durante il periodo della pandemia, ci hai insegnato a non perdere la speranza: poter camminare con te è stato un privilegio». I fedeli hanno regalato a don Mario un paio di sandali (simbolo del cammino condiviso), una casula commissionata a Foligno e una cifra di oltre 10mila euro: solo la prima parte della somma destinata all’acquisto di una nuova autovettura. Alla fine della messa, don Mario ha preso la parola un’ultima volta: «Vi regalo un semplice cero pasquale, per accendere una luce di fede. Vi ricorderò sempre con gioia».
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