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CREMONA: L'ECCELLENZA

La carne Wagyu della Cigolina è fra le più buone del mondo: la grande sfida

Vittorio e Alessandro Gaboardi alla World Steak Challenge di Amsterdam: il sogno medaglia d’oro

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

14 Settembre 2023 - 11:21

La carne Wagyu della Cigolina è fra le più buone del mondo: la grande sfida

Vittorio e Alessandro Gaboardi saranno protagonisti alla World Steak Challenge di Amsterdam

CREMONA - La carne più buona del mondo? La producono due cremonesi. Proprio così. Il bellissimo colpo di scena è arrivato nei giorni scorsi con la convocazione di Vittorio e Alessandro Gaboardi alla World Steak Challenge di Amsterdam, dove vengono radunate e messe ai voti, da una giuria composta dai 50 più importanti critici del globo, le carni più gustose, eccellenti, preziose e raffinate dei cinque continenti. «Il sogno è vincere. Ma già essere arrivati fino a qui – racconta Vittorio Gaboardi – è qualcosa che ci riempie di orgoglio». Sono gli unici italiani in corsa per la medaglia d’oro finale che, dopo gli assaggi (condotti in rigoroso anonimato e massima imparzialità), sarà consegnata a Londra il 13 novembre.

Vittorio e Alessandro Gaboardi sono due fratelli, oggi allevatori dopo esperienze diverse, cremonesi ma con azienda — La Cigolina — a Castelnuovo Bocca d’Adda, in provincia di Lodi. In queste stalle, simili a hotel a cinque stelle, crescono i 250 esemplari che ne fanno il più grande allevamento italiano della carne Wagyu. Si tratta di una varietà altamente selezionata ed estremamente pregiata, nata in Giappone e meglio nota dal Sol Levante come Carne di Kobe, servita solo nei più grandi ristoranti. Infatti i Gaboardi, oltre alle realtà più affermate del nostro territorio, riforniscono anche i locali stellati Michelin.
«Fin dall’inizio abbiamo puntato sulla qualità — racconta Vittorio —, tanto che oltre alla carne produciamo anche una varietà selezionata di latte. Partendo da un’accurata selezione genetica abbiamo isolato una particolare proteina che è diventata la base per il nostro prodotto finale».

Un discorso quasi da laboratorio, più che da azienda agricola. E infatti: «Eh sì, nostro padre era un medico. Siamo cresciuti — rivelano i Gaboardi — in un mondo e con contatti che ci hanno facilitato ad accedere a questo binomio scienza-allevamento. Da lì la selezione, la cura, lo studio e l’impegno sono diventati il nostro faro». Quello di Amsterdam è, insomma, il riconoscimento ad un’impresa che è un mix di talento e voglia di fare, di crescere e di stupire. E che ha portato la Cigolina sulla vetta del mondo delle carni. Adesso saranno consistenza, marezzatura, profumo e, ovviamente, sapore, a decretare se, dopo essere diventata capitale del latte, Cremona potrà soffiare al mondo nipponico anche il titolo di capitale della Wagyu.

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