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CREMA: LA RICORRENZA

Vittorio Emanuele II, discorsi e banda ai piedi della statua in piazza Moro

Celebrati dal comitato promotore i dieci anni dalla restituzione alla città del monumento a lui dedicato. Bergamaschi: "La storia non si cancella: si studia, si comprende e si valuta"

Dario Dolci

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09 Settembre 2023 - 14:06

Vittorio Emanuele II, discorsi e banda ai piedi della statua in piazza Moro

CREMA - Vittorio Emanuele II ha avuto un surplus di gloria. A riconoscergliela, questa mattina in piazza Aldo Moro, è stato il comitato promotore per la restituzione alla città del monumento a lui dedicato, che ha organizzato una commemorazione per il decimo anniversario. Ai piedi dell’imponente statua in marmo si sono ritrovati i membri del comitato, con in testa il presidente Tino Moruzzi, i rappresentanti delle forze dell’ordine, quelli delle associazioni combattentistiche e d’arma e le autorità cittadine. La deposizione di una corona d’alloro sulle note dell’inno del Piave ha aperto la cerimonia. A Moruzzi è toccato raccontare l’iter del recupero del monumento e ricordarne la bellezza estetica e il valore storico e morale, oltre alla grandezza del risultato ottenuto con l’unità d’Italia.

Le autorità militari presenti alla cerimonia e, sotto, Antonio Agazzi

Molto apprezzato l’intervento del sindaco Fabio Bergamaschi, che ha lodato l’impegno del comitato promotore, il sostegno economico delle istituzioni e la generosità di molti cittadini. «Un monumento – ha affermato il primo cittadino – è l’etica di una nazione e di un popolo. La storia non si cancella: si studia, si comprende e si valuta. L’unità d’Italia ha messo assieme le tante diversità territoriali e ciò che è accaduto 160 anni fa rappresenta ancora un messaggio attuale». A seguire, Antonio Agazzi, all’epoca del recupero della statua presidente del consiglio comunale, ha ricordato le celebrazioni di dieci anni fa e le tante iniziative organizzate nell’occasione, tra cui appunto il restauro del monumento dedicato al Re «animato da un grande amor di Patria e teso a fare memoria».

Le note della banda di Ombriano hanno allietato la cerimonia, semplice ma molto partecipata.

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