L'ANALISI
05 Settembre 2023 - 15:00
CREMA - «Era un uomo generoso, a cui piaceva donare». Così, nell’omelia di oggi frate Tommaso Grigis, parroco dei Sabbioni, è stata tratteggiata la figura di Armando Tomella. I funerali dell’imprenditore di 76 anni, scomparso sabato in un incidente stradale, sono stati celebrati alle 11 in San Lorenzo, gremita di amici che si sono stretti alla famiglia Tomella, in particolare alla moglie Angela, ai figli Ruben e Manuelita e al fratello Agostino.
«La vita di noi cristiani — ha ricordato frate Grigis — deve essere vissuta come amore verso i fratelli: diversamente, dice l’apostolo Giovanni, chi non ama rimane nella morte; possiamo vivere in questo mondo ed essere dei morti dentro, perché incapaci di aiutare il prossimo. Solo un’esistenza spesa nell’amore verso gli altri — la sottolineatura — è vissuta veramente. Annunciare la Risurrezione è il compito di noi cristiani. Queste cose ci portano a guardare la vita e la morte con grande serenità. Armando ha condotto il suo percorso in maniera generosa — ha ribadito il parroco — aveva un cuore che dava amore. Questo è il ricordo che ci portiamo dentro».
Al termine della funzione, la salma è stata trasferita a Cremona per la cremazione. L’urna cineraria verrà collocata al cimitero Maggiore. Un grande vuoto quello lasciato dal cavaliere della Repubblica, nominato nel 2001. Innanzitutto tra i suoi cari e poi tra i tanti amici, di Crema e del resto del territorio, senza dimenticare coloro che hanno condiviso con Armando il suo lavoro nel mondo dell’orologeria, da dove poi hanno preso le mosse i figli per proseguire in un percorso di successo imprenditoriale. E ancora, le sue passioni, a cominciare dalla motonautica: i tanti anni trascorsi come socio e volontario del circolo di San Nazzaro, dove Tomella era stato per l’ultima volta venerdì scorso, in occasione della serata di festa dell’associazione.
Il giorno dopo, lungo la strada provinciale che da Castelnuovo Bocca d’Adda porta verso Isola Serafini, l’incidente stradale che gli è stato fatale. Il 76enne era in sella alla sua Vespa Piaggio e si è scontrato frontalmente con un furgone Nissan, guidato da un piacentino. L’impatto, avvenuto dopo una curva, a poca distanza dal ponte sul fiume Po, non gli ha lasciato scampo. Inutile l’intervento di un equipaggio di soccorritori del 118 e del medico: vani i tentativi di rianimarlo. La notizia della morte, avvenuta nel primo pomeriggio, si è diffusa in poche ore in città e nel Cremasco, lasciando una profonda scia di dolore e sgomento.
FOTO: FOTOLIVE/MASSIMO MARINONI
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