L'ANALISI
02 Settembre 2023 - 21:42
CREMONA - L’autista lo scopre senza biglietto a bordo del pullman che sta per partire e lui, anziché andare a comprare il titolo di viaggio, prima si rifiuta di scendere e poi si scatena contro lo stesso autista: strattoni e una raffica di cazzotti sotto gli occhi increduli dei viaggiatori. Finita la raffica di colpi proibiti, l’aggressore fugge, l’autista viene soccorso dal 118 e ricoverato, la corsa annullata tra la rabbia di decine di utenti.
È una folle esplosione di violenza con conseguenze pesanti su vari fronti quella avvenuta oggi agli stalli dei pullman che si trovano davanti alla stazione ferroviaria, quelli da dove partono i servizi sostitutivi delle ferrovie. Il pullman è quello in partenza alle 19,37 per Piadena. alcuni viaggiatori hanno vissuto l’aggressione a distanza di pochi metri. Quando l’autista capisce che quell’uomo di circa 30 anni salito a bordo non ha il biglietto, gli dice di andare a farlo. Gli basterebbero pochi minuti per regolarizzare la sua posizione e partire con gli altri, ma non ne vuole sapere di comprare il biglietto. Di più, non vuole lasciare il pullman, come se quella corsa fosse una cosa a lui dovuta. La tensione sale perché l’autista non ha intenzione di trasportare persone prive del titolo di viaggio.
A un tratto tutto precipita. Lo straniero si avventa sull’autista, lo strattona. poi inizia la sequela di pugni e schiaffi. Una scena che lascia tutti i testimoni allibiti. A seguire l’aggressore scende e si dilegua. L’autista scende a sua volta, con la camicia stracciata in più punti, dolorante, impaurito. Scatta subito la telefonata alla centrale operativa del 118 e alle forze dell’ordine. I sanitari sono subito sul posto. Soccorrono l’uomo ferito, gli mettono un collarino, misurano i parametri. Di lì a poco l’uomo viene condotto all’ospedale Maggiore.
Non può prendere servizio, il che significa che la corsa sostitutiva non può partire. I viaggiatori sono allibiti e arrabbiati. Ognuno cerca una soluzione e partono decine di telefonate ad amici e parenti, oppure un nuovo passaggio in stazione per trovare alternative. I carabinieri, anche loro subito sul posto, raccolgono sul filo dei secondo ogni elemento utile per le ricerche. le pattuglie iniziano a percorrer ei quadranti della città vicini alla stazione. L’impressione è che l’aggressore non andrà lontano.
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