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VIADANA

I bisogni del cane sul muro di casa: «Ora denuncio i padroni»

Esasperato dagli imbrattamenti sulla casa: «Quell’urina è da codice penale, chiederò i danni»

Nicola Barili

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redazione@laprovinciacr.it

01 Settembre 2023 - 17:40

I bisogni del cane sul muro di casa: «Ora denuncio i padroni»

Il manifesto che denuncia l’abitudine canina con tanto di riferimento alla legge e invettiva finale anti-urina

VIADANA - Si sa che ai cani piace molto, quando passeggiano da soli o in compagnia dei padroni, urinare in giro. Alzano la zampetta e via… senza preoccuparsi affatto di dove la fanno. Il problema sorge quando la loro minzione finisce sui muri o sulle recinzioni della abitazioni, con relative macchie e odori, e così accade che su una parete di una casa nel quartiere Carrobbio appaia un manifesto che denuncia l’abitudine canina (in realtà quella dei proprietari) con tanto di riferimento alla legge e invettiva finale anti-urina. La scritta più in evidenza sul manifesto non lascia dubbi: ‘Reato di imbrattamento e urina dell’animale domestico’.

Viene riportato il dispositivo dell’articolo 639 del Codice penale, che recita: ‘Chiunque deturpa o imbratta cose mobili o immobili altrui è punito, a querela della persona offesa, con la multa fino a centotre euro. Se il fatto è commesso su beni immobili o su mezzi di trasporto pubblici o privati si applica la pena della reclusione da uno a sei mesi o della multa da 300 a 1000 euro. Se il fatto è commesso su cose di interesse storico o artistico, si applica la pena della reclusione da tre mesi a un anno e della multa da 1000 a 3000 euro. Nei casi di recidiva per le ipotesi di cui al secondo comma, si applica la pena della reclusione da tre a due anni e della multa fino a 10.000 euro’.


A questo punto è inevitabile chiedersi se, dal punto di vista della legge, l’urina canina può essere considerata un imbrattamento; colui che ha realizzato e appeso il manifesto ne è assolutamente convinto tanto da mettere in guardia proprietari e cani minacciando un’eventuale denuncia. E per sostenere la propria tesi, nel manifesto è riportata anche la notizia di un padrone di cani che, in un luogo non precisato della nostra Penisola, è stato multato per non aver pulito correttamente la pipì del proprio amico a quattro zampe, così come prevedeva una specifica ordinanza comunale. Il manifesto termina con un'invettiva piuttosto accesa dal titolo inequivocabile, ‘Adesso avete rotto’, a cui seguono minacce di ritorsione, denunce e richieste di danni dovuti ai frequenti lavaggi anti-urina delle pareti esterne della casa.

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