L'ANALISI
26 Agosto 2023 - 05:05
Anna Lena Talamazzi
CREMONA - «È rimasta nella sua casa, neanche un giorno in ospedale, conducendo una vita tranquilla e continuando a leggere in maniera molto attiva, in particolare i libri di storia che uscivano sia in Francia sia in Italia». Così il figlio Giorgio tratteggia gli ultimi mesi della professoressa Anna Lena Talamazzi, vedova dell’architetto Libero Guarneri, che si è spenta a 104 anni. Storica per vocazione, allieva alla Statale di Milano di Federico Chabod e di Caterina Santoro, aveva dedicato la sua tesi di laurea in lettere alla famiglia artistica dei Campi. Aveva insegnato nelle scuole medie del territorio e della città, in particolare alla Antonio Campi, fino agli anni Ottanta.
Dotta, scrupolosa, particolarmente sensibile alla cultura francese, e insieme dotata di notevole capacità divulgativa, si era affermata, non solo a Cremona, ma anche a Bordighera (dove trascorreva lunghi periodi, compreso quello della pandemia, fino a meno di un anno fa) e a Parigi nel tenere pubbliche conferenze di storia, dedicate in particolare a protagoniste femminili. «Ciascuna – spiega ancora il figlio – le richiedeva non meno di sei mesi di ricerca, viaggi all’estero e consultazione di tutto quanto era reperibile, sulla figura allo studio, nelle lingue italiana, francese e spagnola. In particolare si avvaleva di testi e documenti della Bibliothèque Nationale di Parigi».
A Cremona è stata – con il ritmo di due conferenze all’anno – più volte relatrice al Lyceum club, allo Studiolo di via Beltrami, all’Unitre. «Ogni anno veniva da noi fra aprile e maggio – ricorda Laura Ruffini, presidente del Lyceum – e teneva bellissime conferenze su personalità femminili che sapeva rappresentare alla perfezione. L’ultima, nel 2019, fu dedicata alla vita intensa e appassionata di Maria Carolina d’Asburgo-Lorena, regina di Napoli. Anna era un’amica apprezzatissima, gioiosa, di una vivacità intellettuale incredibile, e faceva il pieno di presenze, prima a palazzo Cattaneo, poi all’Archivio di Stato». Tra le figure da lei studiate e presentate: Sofonisba Anguissola vista in Spagna, Elisabetta Farnese, l’imperatrice Eugenia di Francia, Isabella de’ Medici Orsini, Maria Stuarda. Affermava con convinzione che l’analisi storica non è soltanto rievocazione, ma strumento imprescindibile per comprendere il presente e il futuro. Ma oltre che storica e cultrice dell’arte, la professoressa Talamazzi è stata una sportiva di talento, praticando il tennis e partecipando a tornei fino a 88 anni, sia alla Baldesio (di cui era socia) sia a Bordighera. I funerali si terranno lunedì alle 10.45 partendo dalla clinica delle Ancelle per la chiesa di Sant’Agostino.
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