L'ANALISI
22 Agosto 2023 - 05:25
Don Ghisolfi, Alessandro, il sindaco Strinati e la vicesindaco Ravasi
PADERNO PONCHIELLI - Sul palco di piazza Vittorio Veneto Alessandro sale con emozione e titubanza, ma quando scende, tra gli applausi del pubblico, con in mano l’abbonamento e la sciarpa della ‘sua’ Vanoli al collo, ha un entusiasmo che non si può raccontare. E’ la cronaca di sabato sera, quando alla presenza della vice Simona Ravasi e del parroco don Fabrizio Ghisoni, il sindaco Cristiano Strinati riassume la sua storia per giustificare il premio al coraggio dimostrato dal dodicenne di Paderno, costretto a farsi ottanta giorni all’ospedale Maggiore di Cremona per colpa di una pericolosa infezione cerebrale, curata e debellata dai medici e dagli infermieri di Pediatria, Oculistica, Malattie Infettive, Otorinolaringoiatria, Neurochirurgia, Anestesia e Rianimazione e Centro Emostasi e Trombosi con l’apporto dei colleghi di Radiologia e Laboratorio Analisi.
Un grande lavoro di squadra che gli ha salvato la vita. Tutto comincia all’inizio di gennaio, quando uno strano gonfiore all’orecchio destro induce papà Moreno e mamma Pinuccia a portarlo subito al Pronto Soccorso, dove gli esami approfonditi dei sanitari accertano la presenza di una serie di complicanze, tra le quali una trombosi celebrale.
Sono stati necessari due interventi chirurgici e una lunga terapia antibiotica per la riabilitazione, ma alla fine hanno vinto i medici e ha vinto lui, che il 23 marzo è tornato a casa.
«Abbiamo seguito il caso di Alessandro attraverso i racconti di mamma Pinuccia e gli articoli sulla stampa - spiega il primo cittadino - ci hanno molto colpito il coraggio e la determinazione dimostrati dal ragazzo nell’affrontare questa dura prova che la vita gli ha messo davanti e abbiamo maturato l’idea di dargli un riconoscimento a nome di tutta la comunità padernese. Considerata la sua passione per il basket, abbiamo contattato la ‘Vanoli basket Cremona’ per proporre l’idea, ed abbiamo appreso che avevano già fornito ad Alessandro un kit di abbigliamento e gadget vari, nonché l’invito alle partite dei playoff – approfitto per ringraziarli della sensibilità dimostrata. Quindi ci siamo focalizzati su un abbonamento per la prossima stagione sportiva, sondando preventivamente i genitori».
Prosegue il sindaco: «L’occasione per consegnare pubblicamente questo regalo ad Alessandro, si è presentata con la 'Festa in Piazza' che abbiamo organizzato e credo sia stato un bel momento riuscito e significativo». «Quando il sindaco ci ha chiamato per comunicarci la sua intenzione – confessa la mamma – ci siamo commossi e abbiamo apprezzato molto questo gesto, perché non era affatto scontato che l’amministrazione comunale si interessasse alla storia di Alessandro; lui è rimasto contentissimo».
Quanto alla festa, è stata un piccolo esperimento che andrà perfezionato nelle edizioni successive. «L’abbiamo pensata per offrire ai padernesi due serate per ritrovarsi ascoltando musica, bevendo e mangiando qualcosa assieme – conclude Strinati – purtroppo chi aveva in gestione il servizio ristoro ha avuto alcuni problemi e questo ha influito sul gradimento e la riuscita in generale della manifestazione: me ne scuso con gli avventori, pur non avendo dirette responsabilità. Se l’idea di questa festa comunque è piaciuta, l’anno prossimo si potrà pensare ad una formula analoga, magari coinvolgendo i food truck e dedicando una serata musicale per gli amanti del ballo. Ringrazio don Fabrizio, i volontari de Il Nibbio e della Croce Verde».
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