Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

JUNIORES LEGA-FDI: SCINTILLE

Tarantasio, simbolo conteso: divampa la polemica politica

Stesso nome per l’ex blog ‘padano’ e il mensile di Gioventù Nazionale. Bergamaschini: «Brutta pagina per i movimenti giovanili». Digiglio: «Non sapevamo della sua esistenza»

Riccardo Maruti

Email:

rmaruti@laprovinciacr.it

12 Agosto 2023 - 05:25

Tarantasio

La pagina social della Lega e la rivista di Gioventù nazionale

CREMA - Servitore di due padroni, a sua insaputa: il drago Tarantasio è conteso dai giovani militanti di Lega e Gioventù Nazionale, che — pur in tempi diversi — lo hanno scelto come marchio dei propri mezzi di comunicazione.

Da una parte un blog, dall’altra un mensile cartaceo: stesso nome, pensieri differenti. Così, a secoli di distanza dall’ultimo sputo di fuoco, la creatura leggendaria viene riesumata dalle memorie paludose del lago Gerundo per soffiare sui carboni ardenti della polemica politica. Attizzata da Andrea Bergamaschini, consigliere comunale leghista e attivista del Carroccio fin dall’adolescenza, che esprime «disappunto» per quella che definisce una «brutta pagina nei rapporti tra le forze politiche giovanili cremasche».

La sostanza è semplice: nel 2017 la Lega Cremasca con l’allora movimento giovanile e il sostegno di tanti ragazzi non politicamente schierati aveva creato una pagina social divenuta poi un blog dal titolo (appunto) ‘Il Tarantasio’.

Ora, sei anni più tardi, il coordinamento territoriale di Gioventù Nazionale annuncia la pubblicazione del primo numero del proprio ‘house organ’, che porta il nome del medesimo rettile mitologico.

Abbastanza per agitare lo spettro del plagio? Quel che è certo è che Bergamaschini non ci sta: «Lo scopo del nostro progetto — spiega — era affrontare le tematiche più disparate legate al Cremasco. Si parlava di storia e cultura, si promuoveva il dialetto e tutto ciò che potesse dare lustro al territorio e accendere quel sentimento di appartenenza che dovrebbe essere alla base delle nostre comunità. Avevamo anche provato a rendere la piattaforma un punto di ascolto per quei giovani che troppo spesso non trovano interlocutori nella società moderna. E tutti i contenuti erano frutto del lavoro gratuito di ragazzi e ragazze del territorio».

‘Il Tarantasio’ targato Lega ha esaurito la propria parabola nel 2019. «Lungi da noi pensare di avere qualche forma di diritto sul nome — precisa Bergamaschini —. Ci dispiace, però, che un movimento giovanile di Fratelli d’Italia abbia deciso di battezzare il suo mensile proprio nello stesso modo. Non sappiamo se si tratti di mancanza di fantasia o di semplice voglia di sfruttare i successi di quella pagina, sta di fatto che ora chi leggerà questo mensile potrebbe farlo memore di quell’esperimento social. Sarebbe bastato un confronto: noi puntavamo a creare un aggregatore identitario e territoriale apartitico, mentre ora rischiamo di essere confusi con un megafono di partito».

tarantasio

Andrea Bergamaschini e Samuele Digiglio

«PAGINA SOCIAL? MAI VISTA»

«Non sapevamo che i giovani della Lega avessero aperto un blog nel 2017, che è stato poi chiuso due anni dopo, dal nome ‘Il Tarantasio’. Non era certamente nostra intenzione copiarli». Samuele Digiglio, coordinatore provinciale di Gioventù Nazionale, risponde alla polemica innescata dal leghista Andrea Bergamaschini. «Essendo chiuso da quattro anni, non sapevamo dell’esistenza del blog. Io e Flavio Bertazzoli, coordinatore cremasco, abbiamo telefonato a Bergamaschini per chiarirci e anche per scusarci».

Il drago della discordia, tuttavia, non verrà rinnegato: «Non cambieremo il nome al nostro periodico – prosegue Digiglio –. Il Tarantasio, del quale ieri l’altro è uscito il primo numero, rimarrà il nostro mensile di politica, cultura e vita di partito. Sarà in vendita esclusivamente ai militanti e ai simpatizzanti, non andrà in edicola e nemmeno sui social. Abbiamo reso pubblica la prima uscita soltanto per farlo conoscere».

Per Digiglio, la diatriba è già chiusa: «Sinceramente la trovo una polemica senza senso. Bergamaschini avrebbe potuto contattarci e avremmo chiarito la cosa senza problemi. Ripeto, le scuse sono doverose, ma non volevamo copiare nulla e comunque non cambieremo nome al periodico».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400