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Attacco hacker, A2A respinge l’intrusione

Disservizi nella tarda mattinata di mercoledì sulla rete. I tecnici della multiutility hanno risolto il problema

La Provincia Redazione

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10 Agosto 2023 - 18:09

A2A: Cremona esclusa dal Cda: «Una Caporetto»

CREMONA -  Internet bloccato, collegamenti interrotti, disagi pesanti per chi lavora sulla rete e con la rete. I disservizi registrati ieri mattina sembrano essere stati causati da un attacco hacker che i tecnici e responsabili di A2A hanno bloccato sul nascere, preferendo chiudere momentaneamente le autostrade di silicio della rete cremonese, piuttosto che rischiare che virus potessero causare danni importanti a privati come ad aziende che si sono affidati alla mutiutility per le proprie connessioni.

L’interruzione del servizio Internet ha interessato l’asse infrastrutturale che serve gran parte della città, un numero davvero elevato di utenze, sia privati che aziende, è rimasto senza il collegamento o con un servizio estremamente lento. Il tutto da mezzogiorno alle 13,30. Un’ora e mezza in cui sono partite immediatamente le segnalazioni ai tecnici, in particolare quelli di A2A che si sono subito messi al lavoro per rimettere in sesto la rete e riportare tutto alla normalità. Per farlo c’è voluto circa un’ora e mezza, durante la quale molti cremonesi hanno dovuto procrastinare quanto avevano da fare sulla rete.

Nelle ore successive sono continuate le verifiche e gli accertamenti. I tecnici dell’azienda di multiservizi hanno sottolineato che si è trattato di un attacco hacker, in particolare di DDoS ovvero Distributed Denial of Service, una delle principali minacce informatiche. Distributed Denial of Service è traducibile in italiano come Interruzione distribuita del servizio, e consiste nel tempestare di richieste un sito, fino a metterlo ko e renderlo irraggiungibile.

Stando agli ultimi dati del Clusit, l’associazione italiana per la sicurezza informatica, è tra gli attacchi che colpiscono un’impresa ogni cinque minuti insieme ai malware e ai ransomware. E se il loro utilizzo è diminuito rispetto agli anni precedenti, facendo registrare un -66,96%, è aumentata la loro potenza: la banda occupata mediamente è passata dagli 11 gigabit al secondo del 2016 ai 59 gigabit al secondo del 2017. In pratica, quintuplicata. Questa la spiegazione tecnico-informatica di quanto accaduto mercoledì mattina, un rischio che A2A ha saputo arginare prontamente, bloccando ogni tipo di comunicazione per prendere tempo di risolvere e annullare l’attacco, mettendo in sicurezza le reti dei clienti: aziende come privati cittadini.

Questo ha impedito il diffondersi del virus e dei possibili danni che avrebbe potuto causare ai cittadini e a chi lavora con Internet. Ma già nella giornata di ieri la funzionalità della rete non ha fatto registrare particolari criticità, a conferma che l’attacco hacker e i disservizi ad esso connessi erano stati scongiurati. Rimane da capire da dove sia partito l’attacco alla rete, ma in merito l’azienda A2A non ha per ora diffuso dettagli e informazioni. 

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