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VIADANA. LA STORIA

Nuovi hippie con la zattera a motore lungo il Po

Tre ragazzi avvistati dal capitano Landini. «Un viaggio immersi nella natura. Viaggiano verso Cremona»

Andrea Setti

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asetti@laprovinciacr.it

09 Agosto 2023 - 16:14

Nuovi hippie con la zattera a motore

VIADANA - Sono tornate le zattere a motore, quelle che avevano fatto sognare (e trasportato) le generazioni hippie a cavallo degli anni Sessanta e Settanta. Una è stata avvistata oggi sotto il ponte di Viadana: tre ragazzi a bordo che in questi giorni stanno risalendo il corso del fiume in direzione Cremona e oltre.

«Erano da poco passate le 10.30 — spiega l’uomo del Po — quando ho visto quella imbarcazione particolare che da tempo non solcava le nostre acque. Viaggiavano in risalita ed erano diretti verso Cremona. Penso che domani (oggi, ndr) si troveranno alla conca di Isola Serafini per poi proseguire nel loro viaggio».

landini

Il comandante della motonave Stradivari Giuliano Landini

FIGLI DEI FIORI


Come detto, si tratterebbe di un lungo tragitto, testimoniato anche dalla mole di attrezzature e bagagli al seguito. «Sembravano avere con loro — aggiunge il comandante — un gruppo elettrogeno, magari per alimentare un piccolo frigorifero o piastre elettriche per cucinare».

Ciò significa che quei ‘temerari’, così come li ha descritti Landini, sarebbero perfettamente autonomi e in grado di fermarsi nottetempo su uno degli spiaggioni che in questo periodo dell’anno caratterizzano il corso e le sponde del Grande Fiume. Insomma, una full immersion nella natura, in pieno stile figli dei fiori, ma mezzo secolo più tardi.

ZATTERONE PER IL DELTA


L’assist, però, è di quelli troppo gustosi per essere lasciato cadere e il comandante lo coglie al balzo. «L’idea di un’esperienza di navigazione di quel genere mi ronza nella testa da tantissimo tempo, da quando vedevo altre persone da ragazzo. Così sto pensando di organizzare un viaggio davvero speciale nel 2024, preparando per la circostanza uno zatterone utilizzando una struttura fatta di pallet. Si dovrebbero poi approntare quei grandi fusti di olio da pomodoro per sostenere la linea di galleggiamento e poi partire con la discesa verso il Delta del Po. Penso che una ventina di persone potrebbero essere alloggiate sullo zatterone e compiere insieme un tragitto a ritroso nel tempo, immersi nella natura. Penso che si dovrà fare una selezione perché le richieste saranno tantissime. Lungo il percorso sono diversi i pontili a cui attraccare e con essi le possibilità di trovare un alloggio. In tre giorni, tre giorni e mezzo saremmo in grado di arrivare a godere lo straordinario spettacolo del Delta. Io sono pronto a partire».

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