L'ANALISI
07 Agosto 2023 - 05:10
La sede della Pro loco di Casalmaggiore
CASALMAGGIORE - «Facilitare il reciproco confronto» e «l’eventuale coprogettazione di azioni finalizzate al supporto dei bisogni emergenti della comunità locale» è l’obiettivo che la Pro loco si è prefissa, con la decisione di concedere parte dei propri spazi di piazza Garibaldi 6 alle associazioni del terzo settore. Un’apertura verso il futuro, per vivere una nuova fase di collaborazione e solidarietà tra le realtà associative locali. Un accordo con un sodalizio locale è già stato raggiunto e i termini verranno annunciati prossimamente. Bocche cucite in Pro loco.
Martina Abelli, vicepresidente e consigliera comunale, interpellata al riguardo, non si pronuncia: «Adesso non possiamo ancora dire niente – spiega — ma a breve saprete tutto». Anche il sindaco Filippo Bongiovanni non parla: «Lo annunceranno le due associazioni quando sarà il momento. Noi abbiamo solo consentito questa possibilità». La novità è stata resa possibile grazie a una recente modifica del contratto di comodato a tempo indeterminato, originariamente stipulato nel 2018 con il Comune, in qualità di comodante. Inizialmente, tale accordo vietava espressamente la concessione dell’immobile in sub comodato e l’utilizzo degli spazi per scopi diversi da quelli associativi. Tuttavia, la Pro Loco ha voluto mettere da parte le limitazioni per abbracciare una rinnovata collaborazione con le dinamiche realtà associative locali.
La prossima tappa di questo progetto consentirà alla Pro Loco di concedere una parte dei propri spazi ad enti del terzo settore costituiti in forma di associazione. Tuttavia, affinché ciò avvenga, sarà necessaria un’autorizzazione scritta da parte del Comune di Casalmaggiore. La Pro Loco dovrà presentare un’apposita istanza, accompagnata dalla copia dello statuto dell’associazione sub-comodataria e del contratto di sub comodato.
Una delle condizioni chiave di questa iniziativa è che il Comune di Casalmaggiore resterà estraneo da qualsiasi rapporto tra la Pro loco e l'Associazione sub-comodataria.
Una iniziativa che rappresenta una svolta importante nella collaborazione tra enti locali e il terzo settore, aprendo nuove opportunità per la comunità. Con il cuore aperto all’inclusione e alla cooperazione.
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