«Estate in salute», il bello dell'aria condizionata
Quando, usata con buon senso, può migliorare la qualità della vita. Importante che la differenza fra temperatura esterna ed interna non superi mai i 5 gradi
CREMONA - È ormai molto difficile rinunciare all'aria condizionata. Se utilizzata con buon senso, migliora la qualità della vita non solo a casa, ma anche nei luoghi pubblici e di lavoro. Due le regole fondamentali da rispettare per la salute: mantenere una manutenzione rigorosa delle apparecchiature e fare in modo che la differenza fra temperatura esterna ed interna non superi mai i 5 gradi.
COSA SI INTENDE PER «CONDIZIONAMENTO»?
Per condizionamento si intende il controllo delle condizioni dell'aria-ambiente, riguardanti la temperatura, l'umidità e la presenza di sostanze aereo-contaminanti.
L'ARIA CONDIZIONATA PUÒ DARE EFFETTI COLLATERALI SULLA SALUTE?
Di per sè, no, anzi. Per l'intero organismo vivere in un ambiente condizionato e controllato è certamente più vantaggioso, soprattutto nei casi di persone fragili. I possibili problemi per la salute derivano sempre da un cattivo utilizzo dei condizionatori. Un esempio fra tutti è la Legionella Pneumofila, che può contaminare i filtri delle apparecchiature non regolarmente pulite e provocare polmoniti importanti. Per questo è fondamentale il rispetto rigoroso delle istruzioni di manutenzione dei macchinari.
CI SONO PATOLOGIE PER CUI È SCONSILIATO L'UTILIZZO DELL'ARIA CONDIZIONATA?
No, non ci sono patologie per cui è sconsigliato l'utilizzo del condizionatore. La qualità dell'aria condizionata è di norma migliore, in quanto viene anche filtrata e depurata. Fermi restando i due consigli iniziali: manutenzione corretta e costante degli apparecchi e differenza di temperatura con l'esterno sempre ridotta e controllata.