L'ANALISI
21 Luglio 2023 - 10:23
Mario Scaramuzza, Marcello Palmieri, Guido Giordana, il vescovo Daniele Gianotti, Marco Cassinotti, Filiberto Fayer e don Ersilio Ogliari
CREMA - Il campanile del Duomo aperto stabilmente ai visitatori da settembre. Un modo per valorizzare la torre, unica in Italia dove ancora i bronzi si possono suonare anche a mano, e il futuro restauro del meccanismo settecentesco che garantiva il funzionamento delle lancette dell’orologio. La novità è stata annunciata ieri nella sala Rossa della Curia. Consentirà inoltre alla cattedrale di avere un introito fisso da utilizzare per opere di restauro. Fondamentale il ruolo del Rotary club Crema che promuove e finanzia il progetto con oltre 30mila euro. Più una raccolta fondi promossa sempre dal club tra aziende e professionisti del territorio. Infine la campagna gofundme, lanciata sul portale e aperta a tutti i cittadini. Il tutto in collaborazione con la Curia e con il benestare della Soprintendenza.
Le novità sono state annunciate dal past president Marco Cassinotti e dal presidente Filiberto Fayer, insieme ai soci Marcello Palmieri, promotore del progetto, e Guido Giordana, prefetto del club, e referente campagna fundraising. Il progetto di riqualificazione della torre, fondamentale per garantire l'apertura costante, è curato da un altro socio: l’architetto Mario Scaramuzza, affiancato dalla moglie e collega Vania Zucchetti. «In passato sono state organizzate salite al campanile a gruppi e in date predeterminate – ha chiarito Palmieri – ma il genius del progetto è quello di aprirlo stabilmente. Seguiamo l’esempio delle principali città turistiche italiane, senza andare troppo lontano cito il Torrazzo di Cremona. Offriamo un panorama unico su città e territorio, da quaranta metri di altezza, e creiamo un’entrata stabile per la cattedrale che possa usare per le necessità della manutenzione ordinaria».
Massima attenzione alla sicurezza: «Verrà installato un sistema di videosorveglianza e di messaggistica audio che nel caso di bisogno avvisi i turisti, in più ci sarà una persona di sorveglianza – ha proseguito Palmieri –: la seconda apparecchiatura, che non esiste in tutto il panorama italiano, prevede che nell’imminenza dell’azionamento delle campane si venga avvisati acusticamente e visivamente. Estrema ratio, se il visitatore per qualche ragione non ha abbandonato la cella, una fotocellula inibirà il suono. Poi un sistema di pannelli che racconteranno la storia del monumento e un percorso attrezzato per i non vedenti». Il vescovo Daniele Gianotti ha ringraziato il club per l’impegno profuso: «Grazie al Rotary che ci permetterà avere un’entrata stabile per le manutenzioni ordinarie».
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