L'ANALISI
20 Luglio 2023 - 08:17
CREMA - Quasi 400mila euro per iniziative, gite, momenti educativi e formativi, ma anche giornate di sport e divertimento per la fascia 0-17 anni. Il bando regionale ‘Restiamo insieme’ ha premiato sette Comuni del Cremasco, con contributi di 53.100 euro a Vaiano, Cremosano, Palazzo Pignano, Agnadello e Pianengo e di 65mila euro a Pandino e Offanengo. Dal canto loro le amministrazioni stanzieranno cifra variabili tra 13 e 16mila euro: sul territorio, dunque, nei prossimi 6-12 mesi sarà investito oltre mezzo milione per il benessere dei minori e la loro socializzazione. In alcuni casi si tratta di conferme di quanto ottenuto negli anni passati. Ad esempio a Pandino, dove per la terza volta viene garantito il sostegno economico regionale. «Ringrazio l’ufficio Istruzione e Servizi Sociali per il lavoro svolto – dice l’assessore alle Politiche giovanili Sara Sgrò –. Si tratta di una cifra inferiore rispetto al passato, ma ci consentirà comunque di promuovere molteplici attività. Sono diversi gli enti che hanno fatto rete con noi per la candidatura: parrocchia di Nosadello, cooperative Igea e Koala, istituto comprensivo visconteo e fondazione Calleri Gamondi».
Soddisfatto anche il vicesindaco di Vaiano Cremasco Palmiro Angelo Bibiani: «L'obiettivo è realizzare iniziative di socializzazione, gioco e benessere per bambini e adolescenti. Un importante tassello a questi nostri primi due mesi di amministrazione». ‘Restiamo insieme’ aveva un budget di 8 milioni, ma sono molti gli enti a bocca asciutta. Nel Cremasco non sono stati finanziati, seppur i loro progetti siano stati ammessi, Trescore, Credera Rubbiano, Capergnanica, Monte, Spino d’Adda, Crema, Izano, Camisano, Casaletto Ceredano, Casaletto Vaprio, Vailate, Sergnano, Montodine e Bagnolo.
«Sono solo otto su 39 i progetti finanziati in provincia di Cremona: pochi – sottolinea il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni – Milano, ad esempio, ne ottiene 50 su 85. Uno squilibrio territoriale che la modalità del ‘click day’ peggiora ancor di più. Perché invece di premiare la qualità dei progetti, vengono premiati i più veloci. Il risultato? Molti esclusi o, peggio, rinunciano a partecipare. Un altro pessimo esempio di gestione da parte di Regione».
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