L'ANALISI
19 Luglio 2023 - 08:41
SONCINO - Trentacinque anni. E, non solo, non sentirli. Ma diventare più giovani, più attivi, più numerosi, con più servizi e indispensabili ogni giorno di più. Una bella storia d’amore quella tra Soncino e la sua Croce verde che ha appena festeggiato non tanto il compleanno, quanto più l’anniversario di matrimonio con la città del medioevo. Il presidente dei verdecrociati Roberto Moreni ha voluto dedicare un pensiero alla tragedia di Carubelli, che ha visto i volontari in prima linea: «Un giorno di festa incupito dalle ultime notizie. Il nostro impegno, da 35 anni, sta nella prontezza di risposta, nell’aiuto, nel servizio a favore del prossimo. Questo è il sunto della nostra essenza. Con questa divisa, anche sotto i 40 gradi, affrontiamo il dolore, togliamo tempo alla famiglia, al divertimento. Ci ripaga la soddisfazione di chi viene soccorso. Ripaga quei 15 temerari del 1988».
I labari, la marcia dalla sede alla chiesa e di lì in filanda. Don Giuseppe Nevi, l’arciprete della penta-parrocchia che benedice i mezzi e spende parole di stima, poi anche il sindaco Gabriele Gallina, la deputata e amica, perché alleata quotidiana nelle sfide della Fondazione, Silvana Comaroli che nelle ‘giubbe arancio’ ha trovato non solo concittadini ma fratelli. E tutte le associazioni, senza esclusioni. Tra cui anche, ma non solo, il Gruppo H Quartiere Brolo. Quelli che aiutano le persone con diversa abilità e che poi, ‘i ragazzi della via don Minzoni’ trasportano tutto l’anno. Una grande e silenziosa collaborazione fatta di sorrisi. E che ha la sua eco fino a Crema e Cremona. Infatti le insegne arrivavano anche da lì. Ora non resta che fare un bilancio. Anche se l’eccellenza, a conti fatti, per il 118 soncinese non è più lo standard ma il ‘minimo sindacale’.
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