L'ANALISI
A CREMONA E IN PROVINCIA
07 Luglio 2023 - 05:00
CREMONA - Il giovedì come giorno di partenza non destabilizza. Anzi, ben venga, se va a braccetto con i Giovedì d’Estate. Il carovita e l’inflazione sono spauracchi, ma c’è anche la speranza che proprio l’aumentato costo della vita sia una spinta in più nella ricerca dell’occasione giusta. Ottimismo, con la professionalità di sempre. È questo il clima che si respira tra gli esercenti del Centro, alle prese nella mattinata di ieri con l’inizio dei saldi estivi. Un esordio un po’ in sordina dato il meteo incerto, ma il weekend alle porte fa ben sperare.
Inflazione e caldo improvviso, secondo un sondaggio condotto da Ipsos per Confesercenti, le ragioni che dovrebbero spingere l’interesse degli acquirenti, con il 61% degli intervistati che già prevedono acquistare in saldo almeno un prodotto, con un budget previsto di 227 euro a persona. Anche il caro-vita incide, secondo Confesercenti in maniera positiva, sulla corsa ai saldi: le famiglie, infatti, aspettano l’occasione propizia per compensare il taglio al budget effettuato durante l’anno.
«Ci attendiamo un forte interesse – afferma Daniela Romani, presidente Fismo Confesercenti della Lombardia Orientale sede territoriale di Cremona — si tratta di un’occasione per acquistare capi di qualità, con un’attenzione particolare alla shopping consapevole e durevole nel tempo». I saldi estivi porteranno con sé anche qualche novità: «Saranno i primi con le nuove regole del Codice del consumo – evidenzia Gaia Fortunati, presidente Confesercenti della Lombardia orientale, sede territoriale di Cremona — sulla cui base Confesercenti lancia l’iniziativa ‘Saldi trasparenti’, un vademecum di regole a cui sono chiamati ad aderire gli associati per rendere migliore l’esperienza dello shopping di fine stagione».
Secondo Elisa Gnocchi, titolare del negozio Lovely Viper di corso Garibaldi, il caro-vita è ben presente ma «spinge a ricercare l’occasione, come testimonia il successo dello Sbaracco» e l’abbinata con i Giovedì d’Estate «ha grande potenziale». Sulla stessa lunghezza d’onda Linda Lepri, proprietaria del negozio d’abbigliamento Maia: «Partire insieme ai Giovedì d’Estate è positivo. Non mi sbilancio, ma le richieste di informazioni nelle ultime settimane sono state parecchie». Meno ottimismo da parte di Paola Romano, del negozio Polar Sport di via Solferino: «Spero che i ribassi smuovano i clienti, ma le tante spese portano ad un ridimensionamento del budget, che prende altre direzioni, soprattutto verso i viaggi».
Chi invece è pronta ad affrontare i saldi con il sorriso è Elena Devoti, titolare di Lenù in via Mercatello: «Veniamo da un periodo positivo, anche grazie ai social e all’e-commerce, quindi sono ottimista, anche sull’accoppiata con i Giovedì d’Estate». Un po’ fuori dal coro, invece, Lucia Giordano, proprietaria della storica boutique ‘Laura C.’ di corso Mazzini: «Il caro-vita secondo me incide fino ad un certo punto, vedo invece la volontà di puntare su altri sfizi. Inoltre credo che partire di giovedì abbia un po’ disorientato la clientela». Tuttavia, secondo Giordano, un’ancora di salvezza rispetto all’incertezza dei saldi esiste: «Fortunatamente posso contare su una clientela affezionata da tempo, legata all’attenzione e alla professionalità».
CREMA - Una partenza inusuale, come non capitava da parecchi anni: il giovedì, dunque un giorno lavorativo, e per lo più funestato da una mattinata di nubifragi. Come sempre i commercianti cremaschi ce la mettono tutta e già ieri hanno scelto di tenere aperto sino alle 23. Il via ai saldi è stato l’occasione per cominciare con i Giovedì d’estate, che andranno avanti sino ad agosto. Una volta alla settimana shopping serale con la stragrande maggioranza dei negozi del centro che terranno le saracinesche alzate.
«Siamo reduci da una seconda parte della primavera e da un inizio dell’estate con condizioni meteo molto negative – sottolinea Andrea Calci, di Andy abbigliamento in via Mazzini –: nelle scorse settimane ciò ha portato ad una frenata degli acquisti estivi, con la conseguenza che, ora che inizia il periodo di sconti, i magazzini sono ancora carichi. La clientela ha dunque l’occasione giusta per spendere e noi siamo pronti ad accoglierli. Ovviamente per noi sarebbe stato meglio vendere a prezzo pieno, ma quest’anno non è andata così. Come prima giornata siamo soddisfatti, non ci possiamo affatto lamentare. Guardiamo al prosieguo con ottimismo».
Il fattore inflattivo forse potrebbe influire in maniera negativa, ma Calci è convinto che non cambierà le carte in tavola. «Evidentemente anche nel nostro settore, come ovunque, i prezzi hanno avuto degli aumenti – prosegue –: vedo i clienti molto più attenti ai prezzi, ma per l’abbigliamento il fattore inflazione ha un peso relativo, rispetto magari ad altri comparti commerciali». La giornata di ieri in città, lungo le vie dello shopping del centro storico, ha vissuto inevitabilmente una mattinata di stallo. Nella seconda parte del pomeriggio, con il ritorno del sole sono arrivati clienti.
Non certo la folla dei fine settimana, attesa invece già oggi, e soprattutto domani e domenica, quando ovviamente i negozi saranno aperti per l’intera giornata festiva. In giro soprattutto ragazzi giovani e mamme con i bambini. Diversi gli acquisti, soprattutto intimo, costumi e abbigliamento mare e in seconda battuta capi estivi da indossare nel tempo libero e al lavoro. Molti hanno fatto semplicemente la classica ‘vasca’, un occhio alle vetrine per memorizzare prezzi, sconti e le proposte più interessanti. Di sicuro chi ha scelto il pomeriggio di ieri per spendere subito il proprio budget per i saldi ha fatto centro. Una condizione climatica molto piacevole, tipica del post temporale, negozi non affollati e commessi e titolari non ancora stressati dalla ressa, e dunque a completa disposizione della clientela.
«Oggi è stata una giornata transitoria – ammette Alberto Doldi di Enrico IV abbigliamento, le cui vetrine si affacciano sulle quattro vie –: di sicuro nel fine settimana ci aspettiamo un’affluenza importante. Direi che per poter avere l’idea di come sarà la stagione degli sconti estivi sarà decisivo questo primo week end che va a incominciare. Noi come sempre siamo pronti e confermiamo le nostre aperture serali del giovedì per tutto luglio e anche nella prima metà di agosto».
CASALMAGGIORE - C’è ottimismo per i saldi estivi 2023 tra i commercianti intervistati ieri a Casalmaggiore. L’inizio infrasettimanale, rispetto al passato, può aver spiazzato qualche cliente ma comunque si aspetta il primo weekend di sconti per iniziare a vedere i risultati e incassi maggiori.
Federica Gelati, del negozio Pompea di via Cavour racconta di avere «aspettative alte, non certo nel primo giorno che è stato fissato in giovedì ma nei prossimi giorni e settimane. Adesso tanti negozi iniziano prima della data e alcuni clienti chiamano per farsi tenere le taglie più gettonate, sicuramente i servizi televisivi e dei quotidiani che ricordano la partenza degli sconti, porteranno più movimento. Nel 2022 il primo giorno avevo lavorato di più, ma ricordo che era un sabato. Sono comunque favorevole alla data unificata in tutta Italia per la partenza, da più certezze ai clienti, soprattutto per città al confine tra due regioni come Casalmaggiore».
Michela Bandirini del negozio Extrò di Galleria Gorni, si destreggia sorridente tra telefonate con clienti che chiedono ragguagli su alcuni modelli e persone che provano capi in camerino. «Le aspettative sono buone, la gente aspetta i saldi per concedersi qualche spesa in più, soprattutto in vista delle vacanze estive, periodo in cui tutti vogliamo essere più belli e sfoggiare abbigliamento nuovo. Ho già avuto parecchie persone di passaggio che sono entrate e clienti abituali che grazie ai social mi hanno chiesto informazioni».
«La partenza di giovedì a mio avviso non incide negativamente più di tanto - continua -, la gente ormai si informa autonomamente e poi per Casalmaggiore il giovedì è un giorno di festa con i Giovedì d’estate, quindi mi aspetto movimento anche dopocena. I saldi estivi sono un’occasione importante per noi negozi e speriamo sempre in un piccolo incremento degli affari. Bisogna sempre essere ottimisti quando si fa questo tipo di lavoro, altrimenti conviene cambiare e fare dell’altro. Io lo faccio con passione da più di 15 anni, la galleria negli anni è cambiata molto, tanti negozio hanno cambiato identità o hanno chiuso ma rimane comunque un bel luogo di passaggio di cittadini».
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