L'ANALISI
05 Luglio 2023 - 16:12
Enea Antoniazzi
CREMONA - Tra le malattie ad alto rischio per la salute, la cui incidenza aumenta maggiormente nei mesi estivi, c’è la Legionellosi. Si tratta di una malattia infettiva emergente, di origine batterica, che nel 2022 ha fatto registrare 21 casi in provincia di Cremona e nei primi mesi del 2023 altri 10.
«La specie di batterio più frequentemente implicata è la Legionella pneumophila di sierotipo 1, che si moltiplica in ambienti acquatici tra i 20 e i 50 gradi — spiega Enea Antoniazzi, direttore della Struttura di Igiene e Sanità Pubblica Salute – Ambiente di Ats Val Padana —. La legionellosi viene generalmente contratta per via respiratoria, mediante inalazione o microaspirazione di aerosol in cui è contenuto il batterio della legionella. L’aerosol si forma attraverso le minuscole gocce generate dallo spruzzo dell’acqua di un rubinetto o di una doccia o dall’impatto dell’acqua su superfici solide. Più le goccioline sono piccole, più sono pericolose perché riescono a raggiungere molto facilmente le basse vie respiratorie. La legionella, nella maggior parte dei casi, può provocare un’infezione senza particolari sintomi, ma nei soggetti più fragili può causare stati febbrili, sino ad arrivare ad un’infezione polmonare (polmonite) potenzialmente grave se le condizioni di salute sono già precarie. Per questo le persone più a rischio, affette da patologie croniche (quali diabete, malattie polmonari croniche, cardiopatie) o da altre patologie che deprimono il sistema immunitario (come i tumori o patologie infettive in corso) devono prestare particolare attenzione ed all’insorgere di difficoltà respiratorie e febbre è opportuno che si rivolgano al più presto al proprio medico curante».
È bene precisare che l’infezione non si trasmette da persona a persona, né bevendo acqua eventualmente contaminata.
«E pertanto, non c’è assolutamente nessun problema nel bere l’acqua dei nostri rubinetti — puntualizza Antoniazzi —. Infine, non esiste alcuna controindicazione a frequentare le piscine, poiché sono dotate di un sistema specifico di disinfezione dell’acqua; i gestori peraltro sono tenuti ad effettuare operazioni di manutenzione e monitoraggio dell’acqua e degli impianti idrico-sanitari».
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