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Musica e proteste. La notte dei deejay nella bufera

Dibattito sui social: «Niente controlli e inciviltà diffusa». E c’è chi parla di spaccio

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

04 Luglio 2023 - 09:55

Musica e proteste. La notte dei deejay nella bufera

CREMA - La serata dei dj finisce nell’occhio del ciclone. Fa discutere il popolo dei social network il sabato di piazza Garibaldi, con la musica sino a tarda ora, voluto dall’amministrazione comunale nell’ambito della rassegna ‘Nigòt’, promossa proprio per coinvolgere gli under 30. Durante la lunga serata, cominciata alle 18, ci sarebbero stati episodi di maleducazione e inciviltà, come l’utilizzo delle viette limitrofe per i propri bisogni, e situazioni anche più gravi, come lo spaccio. A sollevare il caso via social è il racconto di un residente e parrocchiano della vicina chiesa dedicata a Sant’Andrea apostolo, ma che tutti i cremaschi conoscono come San Benedetto. Chi non manca di sottolineare l’assenza di un presidio fisso delle forze dell’ordine è l’ex consigliere di minoranza Antonio Agazzi, che ha raccolto la segnalazione.

«Ricevere soldi in cambio di ‘pastiglie’, nel contesto di una manifestazione, è operazione che dura un attimo: se anche uno chiamasse le forze dell’ordine, non presenti in loco, temo che farebbe un’azione poco utile», rimarca Agazzi per evidenziare che serva appunto una presenza costante. Sabato era in servizio una pattuglia serale-notturna della polizia locale. Gli agenti, sapendo della manifestazione, sono passati in piazza. Ma eventuali episodi di spaccio non avvengono certo quando la pattuglia attraversa lo slargo in auto o a piedi. E lo stesso discorso vale per le altre forze dell’ordine, impegnate, come ogni sabato sera e non solo, nel controllo del territorio.

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