L'ANALISI
01 Luglio 2023 - 19:58
CALVATONE - Hanno dormito per la prima volta fuori casa, in un’età in cui difficilmente accade al di fuori del nucleo familiare, e si sono immersi nella natura. I bambini delle classi seconda e terza della scuola primaria di Martignana di Po hanno vissuto una esperienza unica ed emozionante all’Oasi Le Bine di Calvatone e Acquanegra sul Chiese, con un carattere di eccezionalità. Dal punto di vista dell’inclusione la proposta è stata voluta con l’intento di essere totalmente inclusiva permettendo ai bimbi portatori di disabilità, in particolare autistici, di godere dell’esperienza con tutta la cura ed il supporto necessari.
A guidare gli alunni il team docente formato da Anna Pistoni, Letizia Morenghi e Barbara Bertoletti, che ha proposto una gita scolastica fuori dagli schemi della tradizione.
Sicure e forti della grande e nota esperienza di Francesco Cecere, direttore dell’Oasi, supportate dallo spirito innovatore ed entusiasta della dirigente Paola Premi, con un mandato di fiducia da parte delle famiglie, “abbiamo progettato il viaggio d’istruzione organizzato su tre giorni. Le classi hanno goduto delle medesime esperienze calibrate sulle diverse età. All’arrivo presso il ponte sull’Oglio, i gruppi hanno raggiunto attraverso il bosco la sede dell’Oasi esplorando, scoprendo e annotando le informazioni su apposite schede d’osservazione. Stupendo l’ascolto del “battito delle piante”, lo scorrere della linfa, con gli stetoscopi dei dottori. Emozionante la visita alle zone umide con le sabbie mobili e il grande stagno con l’osservazione di ambienti e animali come aironi, rane, un inaspettato Martin Pescatore”.
Poi l’arrivo all’Oasi, l’organizzazione delle altre attività, il pranzo, il pomeriggio scandito dalla conoscenza degli ambienti, il governo degli animali, l’esperienza di apprendimento con le api, il posizionamento della fototrappola. Infine preparazione delle camere, doccia, cena speciale con sapori semplici e rassicuranti. Speciale la sera con la passeggiata al buio che ha permesso di vedere le lucciole, le stelle senza inquinamento luminoso, ascoltare i grilli e le rane, orientarsi alla luce della luna. A conclusione il falò per raccontarsi storie buffe e barzellette”.
Il secondo giorno i bambini sono stati impegnati nel governo degli animali con il riutilizzo degli avanzi dei pasti e degli “scarti” della verdura, la costruzione dei Bee-Hotel (rifugi per api erranti) con chiodi, martelli e legno, il controllo della fototrappola, la scoperta degli animali meravigliosi che hanno attraversato l’Oasi negli ultimi anni.
“Sotto il profilo dell’inclusione - affermano le maestre - l’intento era di permettere ai bimbi portatori di disabilità, in particolare sindrome dell’autismo, di godere dell’esperienza con tutta la cura ed il supporto necessari. Erano presenti tre insegnanti di sostegno: Elisa Antonelli, Ursula Cocca, Gianluca Suanno, le educatrici delle cooperative di supporto Il Cerchio/Santa Federici Barbara Bellini, Giovanna Nieddu e le abituali risorse messe in campo. Uno dei bimbi ha provato per la prima volte la notte senza mamma e papà manifestando grande benessere e capacità di adattamento davvero inaspettati".
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