Nuovo supermarket, Badioni: «Non serviva proprio...»

VESCOVATO - Non solo un supermercato, ma un vero e proprio parco commerciale. Quello che sta sorgendo tra Vescovato e Cicognolo diventerà un polo commerciale di ampio respiro, un’ulteriore offerta per gli utenti a pochi passi dalla città. Il primo tassello, che sta prendendo velocemente forma, sarà il punto vendita dell’IN’S Mercato e non MD come sembrava dalle prime indiscrezioni. Dalla società Il Tucano Group Srl, che si occupa della riqualificazione dell’area su cui sorgerà il retail park, fanno sapere che ci sarà una riprogettazione totale della zona adiacente alla ditta Marchi Cucine. Il supermercato, il cui marchio conta altri tre punti vendita a Cremona, avrà un parcheggio da oltre 250 posti, poi un ristorante sushi dalla metratura importante, una caffetteria ed una pasticceria. Non solo: in previsione ci sono anche una farmacia e un poliambulatorio per offrire anche nuovi servizi nell’ambito sanitario.

Al momento non si conoscono ancora i nomi delle realtà che si insedieranno, ma certo il progetto è molto ambizioso. L’idea è quella di dare nuovi servizi al territorio nell’ottica di un numero sempre più crescente di aree che raggruppano diverse tipologie di insediamenti commerciali. E, altro aspetto, il progetto porterà con sé anche la creazione di nuovi posti di lavoro. Il supermercato, il cui scheletro è pressoché finito, dovrebbe essere terminato entro la fine dell’anno, per gli altri insediamenti si dovrà attendere ancora.

Di tutt’altro avviso è, però, Andrea Badioni, presidente della Confcommercio Provincia di Cremona. «Il territorio non aveva bisogno dell’ennesimo polo commerciale di questo tipo. Non servivano anni fa quando hanno cominciato ad apparire, né tantomeno adesso che spuntano come funghi». Secondo Badioni questi agglomerati di negozi «non sono né bellì, né utili. E non aggiungono nulla al territorio dove sorgono, anzi: lo danneggiano, così come danneggiano le storiche attività di paese. Che già stanno patendo, così vuol dire proprio dare il colpo di grazia».

Il vicino centro commerciale CremonaDue, da oltre quaranta anni in attività, era più che sufficiente. «Direi che l’insediamento del CremonaDue, per quanto riguarda quella zona, era stato concepito come valido supporto al commercio in accordo anche con le esigenze dei piccoli commercianti. Queste aree commerciali, parlo di tutte quelle che sono nate o stanno nascendo anche in città, sono una follia». Pochissimi dunque gli aspetti positivi per Badioni se non «solo il recupero di strutture già esistenti e certamente l’incremento di possibili nuovi posti di lavoro. Per il resto mi sento di ribadire che non si aveva bisogno dell’ennesimo parco commerciale».

Il dato di fatto è però che queste aree commerciali, che negli ultimi tempi stanno davvero diventando numerose su tutto il nostro territorio, hanno un bacino d’utenza piuttosto ampio e propongono un’offerta commerciale che, nella maggior parte dei casi, riscuote successo.

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