L'ANALISI
I NODI DEL TRASPORTO FERROVIARIO
26 Giugno 2023 - 05:25
CREMONA - L’estate nera dei cremonesi che viaggiano in treno dispensa incredulità, alimenta rabbia e, al momento, non offre grandi vie d’uscita. La sequela di disservizi che si sono registrati nelle ultime due settimane - legati a quanto accaduto, in particolare, quelle di martedì e mercoledì scorso sulla direttrice Mantova-Cremona - oltre a provocare l’intervento dell’assessore regionale ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile, Franco Lucente (che ha lasciato una serie di dichiarazioni più che eloquenti, quasi ultimative, sul monitoraggio del trasporto pubblico su rotaia in Lombardia), rinnova quel sentimento di inadeguatezza del servizio condiviso da una quota importante di chi ha scelto le ferrovie per raggiungere i luoghi di lavoro o di studio o, più semplicemente, per trascorrere qualche ora in un altro centro della Lombardia o della vicina Emilia.
Dopo le difficoltà di martedì e mercoledì scorsi, gli ultimi disservizi sono avvenuti l’altro ieri pomeriggio, a completare una percorso tutt’altro che virtuoso, secondo alcuni legato all’avvio del nuovo orario, scattato lo scorso 11 giugno. L’altro ieri i viaggiatori che alla stazione di Cremona aspettavano di salire a bordo del treno delle 15,30 per Milano hanno assistito a questa scansione di annunci: ritardo di 30 minuti, ritardo di 60 minuti, ritardo di 90 minuti, infine soppressione della corsa. Altri ritardi consistenti per il convoglio delle 17,30, sempre diretto a Milano.
«La cosa che lascia sbigottiti - spiega un viaggiatore che, seguita quella trafila di ritardi, ha dovuto farsi venire a prendere in automobile - è che nel periodo in cui si è concretizzato il disservizio, non sono state fornite le informazioni minime necessarie per potersi organizzare. Si è atteso che fosse annunciata la soppressione del treno. Una cosa che si commenta da sé». Non sorprendono, alla luce della parole pronunciate da questo viaggiatore, le considerazioni fatte dall’assessore Lucente l’altro giorno.
«Continuerò a monitorare quotidianamente la situazione ed effettuare sopralluoghi sulle linee e le tratte di tutto il territorio per verificare di persona quanto accade ogni giorno. Un impegno che deve essere sinergico e coinvolgere vertici e tecnici non solo di Regione Lombardia, ma anche di Trenord, Ferrovie Nord Milano e Rfi per l'ammodernamento delle infrastrutture e delle tratte rotabili».
«Non basta più solo la manutenzione ordinaria ma uno sforzo collettivo straordinario per garantire ai passeggeri un servizio efficiente e puntuale. Abbiamo consegnato 111 nuovi treni dei 222 previsti entro il 2025. Nonostante tutto - ha detto ancora Lucente - le segnalazioni di treni in ritardo e cancellazioni di convogli faticano a diminuire rispetto a quanto previsto. Siamo consapevoli che quelli appena trascorsi siano stati giorni difficili per i viaggiatori della Lombardia».
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