Il lutto. Folla per l’addio a ‘Gogo’ Armagni

VIADANA - «Persona buona che non voleva il male di nessuno. Amava le cose giuste». Forse il passaggio che meglio sintetizza la figura di Giorgio Armagni, 65 anni, il direttore di Radio Circuito 29 scomparso mercoledì sera mentre si trovava al mare in vacanza. È stato il figlio Marco dopo la Comunione nella gremitissima chiesa di San Pietro a ricordare con straordinario affetto il padre. «Ho passato troppo poco tempo con lui; il dispiacere è stato quello di non averlo goduto abbastanza», gli ha fatto eco il fratello maggiore Davide. Il rito funebre celebrato da don Floriano Danini si è ammantato di rara intensità e commozione ma anche della consapevolezza del privilegio di aver conosciuto e stimato una persona certamente fuori dall’ordinario. Se per ordinario si intende l’accontentarsi del quieto vivere. «Un uomo sereno, attivo, intelligente, generoso», ha spiegato don Danini. «Da lui imparavamo una fede moderna in un mondo profondamente cambiato».

Tutta Viadana era rappresentata e, ovviamente, gli amici e collaboratori della radio in prima fila. «Hai dato tanto per la radio in tempi difficili e hai avuto ragione perché noi siamo ancora qui», ha chiosato il presidente Alberto Rossini. Alla fine il ricordo dell’amico Paolo Bergamaschi della partecipazione alla Marcia per la pace a Perugia 45 anni fa. «Abbiamo dormito in un monastero riconoscendo che San Francesco avrebbe potuto nascere solo in quei luoghi». Dove ‘Gogo’ era tornato anche l’anno scorso, quasi per chiudere un cerchio.

Malore fatale in vacanza per Giorgio Armagni, direttore di Radio Circuito 29

Si trovava in Basilicata per un periodo di ferie insieme alla compagna e nella serata di mercoledì ha manifestato una crisi respiratoria che nel giro di pochi minuti lo ha portato al decesso