L'ANALISI
19 Giugno 2023 - 16:46
MONTICELLI - Le scorribande serali e notturne di un gruppo di ragazzini (pare minorenni) continuano a suscitare rabbia in paese e l’ultimo episodio, storia di domenica a tarda ora, ha generato particolare sdegno: nei pressi del cimitero è stato vandalizzato il punto in cui anni fa è morto un uomo. Proprio lì la famiglia lo ricorda attraverso mazzi di fiori e lumini.
«Tutto è stato strappato e gettato a terra – racconta sconfortata la signora Iolanda Capperi, vedova del defunto –. Sono state tolte le luci e rubata la lampada che avevo lasciato. Ho segnalato l’accaduto ai carabinieri, perché credo sia grave la mancanza di rispetto anche nei confronti di chi non c’è più. La situazione a Monticelli sta sfuggendo di mano, so che domenica sera nella zona è successo anche altro».
E l’altro a cui fa riferimento la donna comprende schiamazzi e disagi per i residenti del quartiere, segni di bivacchi ritrovati all’alba nelle aree verdi, qualcuno racconta inoltre che un anziano è stato urtato proprio da un gruppo di ragazzi irrequieti, che lo hanno fatto cadere a terra. Abbastanza per invocare provvedimenti, prima che le bravate degenerino ulteriormente.
«Purtroppo sappiamo che ci sono minorenni che si rendono autori di atti vandalici e disturbi alla quiete, era successo anche la scorsa estate ed è un fenomeno emergente un po’ ovunque – commenta Matteo Rossi, consigliere comunale con delega alla Sicurezza –. Proprio per affrontare la situazione, e anche per poterci confrontare meglio con i genitori di questi ragazzi facendo capire loro che a 12 o 13 anni sarebbe il caso rientrassero presto, abbiamo deciso di richiedere un incontro con la Prefettura di Piacenza. Sul fronte dei controlli e della prevenzione, intanto, stiamo facendo dei sopralluoghi per posizionare ulteriori telecamere di videosorveglianza in punti sensibili del paese».
Non è ancora chiarito se anche dietro alle 85 siringhe ritrovate una settimana fa nel giardino del municipio possa esserci, o meno, la mano di ragazzini. Sull’episodio infatti le indagini dell’Arma non sono ancora chiuse e vige stretto riserbo, anche da parte del Comune.
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