L'ANALISI
08 Giugno 2023 - 18:08
Il ‘vizio’ di spacciare cocaina in auto - una volta anche con il suo bimbo di 11 anni sul sedile accanto — non lo ha perso nemmeno dopo l’arresto (domiciliari) del 19 maggio scorso e la successiva condanna a 1 anno di reclusione con la sospensione condizionale della pena, arrivata con il patteggiamento.
Tornato in libertà, il pusher, 50 anni, egiziano, casa a Pescarolo, sino a quel giorno incensurato, ha continuato a spacciare.
I poliziotti della sezione Antidroga della Squadra Mobile lo hanno saputo e lo hanno tenuto d’occhio. Due giorni fa, gli investigatori in borghese lo hanno colto sul fatto mentre vendeva una dose di cocaina ad un acquirente. È scattato il secondo arresto: domiciliari. Arresto convalidato nella tarda mattinata di ieri dal giudice che ha poi sottoposto l’uomo alla misura dell’obbligo di firma nella caserma di Vescovato. L’avvocato di fiducia, Paolo Zilioli, ha chiesto i termini a difesa: il processo è fissato al 10 luglio prossimo.
In passato, il 50enne aveva una pizzeria in paese, poi ha chiuso con le pizze e non ha più lavorato. È sposato e sua moglie attualmente è in Egitto. Si occupa lui dell’unico figlio nato dal loro matrimonio. Due giorni fa, la perquisizione domiciliare degli investigatori ha dato esito negativo, a differenza della volta scorsa, quando in casa i poliziotti del commissario capo, Marco Masia, gli avevano trovato 18 dosi di cocaina per un totale di 12 grammi. L’uomo le teneva nascoste nella tasca di una giacca, in camera da letto. Insieme alla droga, sotto sequestro erano finiti 1.000 euro in contanti.
Altre quattro dosi di ‘coca’, i poliziotti gliele avevano scovate nella tasca dei pantaloni dopo averlo intercettato. Prima, gli investigatori avevano fermato il cliente che aveva appena comperato una dose di cocaina, pagandola 40 euro. L’acquirente (segnalato alla Prefettura) aveva riferito ai poliziotti di aver acquistato altre volte la droga dal pusher cinquantenne.
L’indagine della Squadra Mobile era nata dai numerosi input investigativi in relazione alla presenza di un uomo che nella zona smerciava cocaina, muovendosi spesso in auto per le consegne. I poliziotti dell’Antidroga si erano appostati, trovando riscontro alle numerose cessioni di sostanza stupefacente. In una occasione, avevano «documentato» la cessione fatta sull’auto con a bordo il figlio. Il papà era stato fermato e controllato. Davanti al giudice non aveva risposto. Dopo il patteggiamento, era rincasato a Pescarolo da uomo libero. Anche oggi, davanti al giudice si è avvalso della facoltà di non rispondere. È rincasato con l’obbligo di firma e con la raccomandazione del suo avvocato di non cascarci più.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris