L'ANALISI
05 Giugno 2023 - 19:53
Elly Fokas
CREMONA - La loro storia d’amore divenne un film: 'Il mandolino del Capitano Corelli'. La storia del soldato cremonese Walter Gorno interpretato da Nicolas Cage e della giovane sposa greca Elly Fokas, interpretata da Penélope Cruz nella pellicola del regista John Madden.
Walter è scomparso il 27 gennaio del 1995, sua moglie Elly ieri all’età di 98 anni. Un amore sbocciato a Cefalonia, dal quale sono nate le figlie Carla e Iolanda. L’11 luglio di 23 anni fa, nel salotto del suo appartamento in via Crotti, la signora Elly raccontò la loro storia ‘davvero cinematografica’ .
VIGILIA DI NATALE 1941. La casa di Elly era l’ultima sul promontorio di Spilia, un villaggio vicino ad Argostoli, capitale dell’isola ionica, conquistata dai fascisti. Verso l’imbrunire la ragazzina, allora 15enne, accese la luce della sua cameretta e da lassù vide entrare nel porto un’enorme nave. «Pensavo che portassero i viveri, invece vi erano 11 mila soldati della Divisione Acqui».
Dalla nave il sergente maggiore Walter Gorno, un bel giovanotto di 26 anni, radiotecnico, non staccò gli occhi da quella finestrella illuminata e pensò: «Chissà chi c’è lassù?». Per più di 50 anni, ad ogni Vigilia di Natale, Elly e Walter si sono guardati negli occhi ed insieme hanno pronunciato quella frase.
PRIMAVERA DEL 1942. Elly frequentava Ragioneria, studiava sotto un ulivo sulla strada che portava al promontorio dove si stagliava una chiesetta. «Walter si metteva a cavalcioni sul muretto dell’eremo e suonava la fisarmonica. Io da laggiù ascoltavo la musica e guardavo incuriosita». Finché un giorno, su quel sentiero, i loro sguardi si incrociarono. E davanti all’eremo nacque una bellissima storia d’amore. «Mi ricordo il primo bacio. Con la scusa di insegnarmi a ballare, Walter mi abbracciò e mi baciò».
8 SETTEMBRE 1943. «Elly, la guerra è finita, vieni in Italia con me, ti sposerò», esultò Walter. «Due giorni dopo i tedeschi chiesero la resa delle armi, ma gli italiani non le consegnarono. Dal promontorio vidi entrare nel porto una piattaforma. Erano 300 tedeschi. Fu una tragedia. Per un giorno bombardarono la città, un vero massacro», racconta la signora Elly. Dopo una notte trascorsa nel rifugio sotto casa «Walter indossò gli abiti di mio fratello, doveva sembrare un ragazzo greco e fuggimmo».
I due giovani si rifugiarono nel cimitero di Fokata. Rimasero lì quindici giorni, coricati sotto un ulivo. Walter si ammalò e si nascose nella villa di un avvocato, amico dei genitori di Elly, poi occupata dai tedeschi. Di nuovo in fuga. «Con i miei cinque cugini partigiani, si rifugiò sul promontorio. Ogni 15 giorni veniva a trovarmi. Intanto io scoprii di essere incinta, al secondo mese».
20 GENNAIO 1944. Don Luigi Ghilardini, cappellano militare, sposò clandestinamente Elly e Walter in San Nicola di Bari ad Argostoli. Il 4 marzo nacque Jolanda Theodora, «dono di Dio» in lingua greca. Ai primi di giugno il partigiano Walter fu catturato dai tedeschi e sbattuto in prigione. «Ero disperata — ricorda con le lacrime agli occhi la signora Elly —. Ma quel giorno il generale tedesco che comandava l’isola fu assassinato a Patrasso. Fu sospeso l’ordine di fucilazione e Walter rimase in prigione fino a metà luglio». Tornato in libertà, il sergente maggiore Gorno rientrò ad Argostoli ed aprì un negozietto. L’annuncio a Radio Londra: «Cremona è libera». Il viaggio a Patrasso, l’approdo in un campo di smistamento con altre 40 coppie di stranieri in attesa di una nave che li portasse in Italia, l’arrivo dei militari greci «che ci portarono via i mariti. Lì conobbi Alessandra, più giovane di me. Mi portò ad Atene. Attraverso il Consolato, scoprii che Walter era in un campo di concentramento». Elly, con la piccola Theodora Jolanda, raggiunse il marito e grazie a uno sciopero della fame proclamato in quel campo, la Croce Rossa imbarcò gli stranieri su un Transatlantico inglese. Lo sbarco a Taranto, il viaggio in pullman verso Roma e da qui, a bordo di un corriere, a Codogno. Lì Elly e Walter trovarono un americano diretto a Mantova. Il 29 giugno del 1945 arrivarono a Cremona e cominciarono una nuova vita. Nel ’47 nacque Carla. Per anni Walter Gorno si occupò di impianti di amplificazione.
Domani al cimitero di Cremona, la salma della signora Elly sarà tumulata nella tomba di famiglia, vicino al suo Walter, il suo Capitano Corelli.
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