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Don Bravi, 60 anni di sacerdozio. Papa Francesco: "Lungo e zelante ministero pastorale"

Il Pontefice ha inviato un messaggio nel giorno in cui la comunità casalese ha abbracciato affettuosamente il collaboratore parrocchiale

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

04 Giugno 2023 - 13:43

Don Bravi, 60 anni di sacerdozio. Papa Francesco: "Lungo e zelante ministero pastorale"

CASALMAGGIORE - E’ stato un abbraccio davvero affettuoso quello che la comunità ha dato stamattina a don Angelo Bravi, collaboratore parrocchiale, per celebrare il suo 60° anno dalla ordinazione presbiterale, avvenuta l’8 giugno 1963. Un momento reso ancora più importante dalle felicitazioni che Papa Francesco ha fatto pervenire al religioso tramite il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato del Vaticano. Il Pontefice ha invocato su don Angelo e sul suo ministero “una copiosa effusione dei doni e favori celesti” incoraggiandolo “nell’impegno di una sempre costante corrispondenza all’amore di Cristo redentore”. Francesco ha impartito la sua benedizione apostolica a don Bravi sottolineando il suo “lungo e zelante ministero pastorale”.


All’inizio della messa in Duomo, il parroco don Claudio Rubagotti ha portato il suo saluto ringraziando “chi ha reso bella” la celebrazione, preparata in ogni dettaglio. “Don Angelo ci consente di proiettare lo sguardo lontano, ci incoraggia - ha continuato -. Lui esercita il ministero con grande dignità e forza e rappresenta bene la parrocchia, ‘casa tra le case’, perché è un prete assolutamente presente nel territorio. E’ una presenza significativa, un punto di riferimento. Continua a studiare, a informarsi, segue internet, ha lo smartphone con le app, è ‘avantissimo’. E’ un uomo che non smette di essere prete”.

Sul presbiterio c’erano anche don Cesare Castelli, don Franco Vecchini, padre Francesco Serra, rettore del Santuario della Fontana, don Arrigo Duranti e il diacono Luigi Lena. E il coro ‘D’Incanto’, che con le sue esecuzioni ha impreziosito la funzione. Nell’omelia don Angelo ha riflettuto sul mistero della santissima trinità. Al momento dell’offertorio, nella processione dei doni, a don Bravi è stato portata una pergamena con la benedizione del Papa e una pubblicazione con le composizioni musicali scritte per l’occasione dal maestro Palmiro Federico Froldi, ‘Tu es sacerdos in aeternum’. Da una rappresentante degli ‘Amici di sempre’ parole di grande stima: “Grazie per il tuo amorevole sacrificio, la sua dedizione, la tua serenità imperturbabile. Grazie per essere umile, autentico, perché ti sei sempre ricordato di noi nonostante i tanti impegni”.

E don Angelo, alla fine, ha ribadito quanto aveva già detto per i 50 anni di sacerdozio: “Canterò per sempre l’amore misericordioso del Signore”. “Quando ero piccolo mi chiedevano cosa avrei fatto da grande. E io rispondevo 'al pret'. Ci sono voluti 14 anni di seminario, ma aver capito che quella era la mia strada mi ha riempito di gioia. Questi sessant’anni sono passati molto in fretta. Anch’io ho avuto lutti, crisi, difficoltà, ma il Signore mi ha sempre consolato e se oggi sono qui non è perché sono stato bravo, ma perché Lui è stato misericordioso con me”.

Don Angelo ha ringraziato i suoi genitori, che gli hanno trasmesso la fede, e il suo primo parroco, “Don Giulio, che contribuì a far scoccare la vocazione in diversi ragazzi di Cappella”. Ha poi ripercorso le tappe del suo cammino: vicario a Castelverde e a Casalmorano, poi la parentesi a Lucca, la prima parrocchia a Quattrocase, poi Villastrada e Cavallara, San Martino dall’Argine. Ha ringraziato tutti i preti “che mi hanno voluto e mi vogliono bene” e tutta la comunità. Ha avuto anche un pensiero per “don Franco che quest’anno giunge ai 65 anni di messa” e ha salutato Padre Luigi Brioni, con cui condivise gli inizi, “ma lui poi diventò missionario”. Al termine don Arrigo ha sottolineato il tratto principale di don Bravi: “Esserci sempre”. A tutti è stata infine impartita la benedizione con indulgenza plenaria, facoltà delle occasioni come quella di oggi.

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