L'ANALISI
03 Giugno 2023 - 15:21
CREMA - La Cassazione aveva reso definitiva la sua condanna a sei anni di carcere circa un anno fa. E da allora era ricercato: di Francesco Acerbi, broker finanziario cremasco 54enne, si erano perse le tracce.
Nella sua casa di Londra, solo bollette accumulate. La cattura pochi giorni fa nella casa ad Atene della moglie, volto noto anche in Italia. Infatti, Maria Rita Galli, un passato ai vertici di Eni, oggi è l'Ad di Desfa, il colosso che in Grecia gestisce il sistema di trasporto del gas naturale.
Nel portafoglio di Acerbi erano finiti uno dopo l'altro nomi importanti quali Bassetti, Polenghi, Dainese. Negli atti dei processi a suo carico si dice, citando le indagini della Guardia di finanza, che censiva un patrimonio di 165 milioni di euro gestito per conto di tredici grandi famiglie. Ma agiva senza le autorizzazioni necessarie. Buona parte dei suoi clienti erano ignari dell'utilizzo che veniva realmente fatto dei loro fondi: fino alla scoperta più amara, ossia i loro soldi erano spariti, e Acerbi insieme a loro.
«Le operazioni - si legge nella sentenza - erano state eseguite a completa insaputa e contro il volere delle parti, tramite falsificazione delle rispettive firme sugli ordini di investimento». Una segretaria del broker aveva testimoniato di essere stata istruita a riprodurre le firme dei clienti sugli ordini d'acquisto.
La cattura di Acerbi è stata comunicata al pm Roberta Colangelo, dell'ufficio Esecuzione della Procura milanese, che gli dava la caccia da un anno. Così i giudici: «Forte di una combinazione tra spregiudicatezza professionale e capacità affabulatoria», quando i clienti cominciano a chiedergli conto dei loro soldi «garbatamente rassicura, temporeggia, addirittura incoraggia incrementi offendo false rappresentazioni». Acerbi, dice la sentenza, fa sparire i soldi «avendo superato ogni remora con il tradimento di un rapporto fiduciario proposto e coltivato».
Ora il broker è in cella ad Atene in attesa di estradizione in Italia, dove oltre ai sei anni di pena definitiva lo attendono altri due processi: uno per truffa ai danni di un altro cliente, dove è stato condannato in primo grado a un anno; e uno per la bancarotta della Advisory, pena in primo grado tre anni di carcere.
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