L'ANALISI
MOBILITÀ SOSTENIBILE: IL MERCATO
03 Giugno 2023 - 05:00
CREMONA - Si parla sempre più spesso di mobilità e futuro green, ma le auto elettriche ed ibride stentano a ‘decollare’. In provincia, infatti, ad oggi rappresentano solo il 4,8% del parco mezzi circolante: complessivamente sono 10.901, contro le 227.373 totali. Dal 2021 al 2022, però, la situazione si è in qualche modo mossa con un incremento del 40,3%. Aumento tra l’altro superiore rispetto a quello medio regionale che si assesta al 39,1%.
I dati sono frutto dell’analisi del Centro studi di AutoScout24 su base dati Aci, realizzata in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente. Emerge innanzitutto che Cremona è in buona compagnia, perché la diffusione di auto elettriche ed ibride è bassa anche nella provincia di Mantova (3,6%), così come a Sondrio (4%), Lodi (4,4%), Pavia (4,6%) e Bergamo (4,8%). Va meglio invece a Varese (6,3%), Como (6,3%), Monza Brianza (5,9%), Lecco (5,4%) e Milano (7,2%). Nella nostra provincia si registra anche un tasso abbastanza alto (40,4%) di vetture datate e cioè Euro 4 o inferiore: per la precisione le auto obsolete sono 91.753. E le Euro 0-1 sono 14.981, vale a dire 6,6% del totale. In quest’ultimo caso percentuale più bassa rispetto alla media regionale che è pari al 7,8%.
A livello regionale ibride ed elettriche hanno raggiunto quota 358.787, ma rispetto al totale si fermano al 5,7%, con le elettriche pure che sono addirittura allo 0,5%. Il rinnovo radicale del parco auto esistente, storicamente datato e obsoleto, è quindi ancora indietro. E lo confermano anche i dati sulle classi di emissione: in Lombardia sono 2.571.506 le vetture Euro 4 o inferiore in circolazione, di cui ben 490mila Euro 0-1. Anche considerando l’età media, dunque, oltre tre auto su dieci, pari a 1.931.505 vetture, hanno 15 anni o più. Ed è proprio questa la vera sfida che il mondo automotive dovrà vincere.
Il 2035, con il blocco della produzione di auto nuove termiche alimentate a benzina e diesel a favore dell’elettrico e degli e-fuel, segna una data storica, ma fino ad allora bisognerà investire in infrastrutture e tecnologia per fare in modo che gli italiani superino la forte diffidenza. Ma cosa accadrebbe se il 2035 fosse fra sei mesi ? Secondo gli ultimi dati AutoScout24 sarebbe una corsa per accaparrarsi modelli benzina e diesel di ultima generazione, nuovi o usati recentissimi. Per favorire la sostituzione di un’auto datata il fattore economico resta comunque un aspetto importante per gli automobilisti, ma oltre agli incentivi un aiuto arriva dal mondo digitale: grazie all’ampia disponibilità non solo di auto nuove ma anche usate ibride, elettriche, benzina e diesel di nuova generazione, i consumatori possono acquistare vetture di qualità a prezzi più ‘contenuti’, contribuendo significativamente al processo di ‘svecchiamento’ del parco auto circolante. Su AutoScout24, infatti, ben il 54% delle auto presenti è Euro 6, il 13% ibrido ed elettrico e quasi sei auto su dieci hanno cinque anni o meno.
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