L'ANALISI
AGROALIMENTARE
01 Giugno 2023 - 05:30
CREMONA - ‘Latte, destinazione mondo’. Questo il nome scelto da Cremona per la sua Giornata del latte 2023 che si terrà in piazza del Comune, stamattina, dalle 10 e mezza. Ma al pianeta intero ci si arriva partendo dal territorio. Dai produttori, dalle associazioni, da chi cresce le vacche e le munge. Da chi crea, da chi difende la filiera e da chi trasforma. Per questo non si tratta, o almeno non solo, di una ‘giornata simbolo’.
«In un momento così delicato a livello globale – spiega infatti Elisabetta Quaini, che presiede l’Associazione Nazionale Allevatori Frisona Italiana Indipendenti (Fris.Itali.I.) – è fondamentale ribadire l’importanza di una sana alimentazione, ma soprattutto dei valori del nostro territorio, che sono anche quelli che l’Europa mostra di voler perseguire, nel segno della sostenibilità e della tutela ambientale. Questo perché – chiarisce – ci teniamo ad affermare che produrre latte è produrre vita. Il latte è infatti vitale per il territorio, alimentando il mercato che vede attori i produttori e i consumatori. Ed è inoltre un sinonimo, da secoli, di buon modello agricolo e d’allevamento. Insomma – conclude —, festeggiare il latte è dare positività, ritornare alla vita e alla tradizione».
D’accordo Maurizio Roldi, presidente della Federazione regionale Prodotto Latte di Confagricoltura Lombardia: «Perché celebrare il latte a Cremona? Perché siamo la regione italiana con i più alti dati sulla produzione e trasformazione. Perché il nostro latte, e i formaggi, sono famosi nel mondo. Perché bisogna ribadire che il nostro è prodotto d’eccellenza, valore aggiunto assoluto, e per questo bisogna chiedere che non ci sia riduzione di prezzo all’origine, a fronte appunto della qualità».
Anche Giuliano Manzoni, presidente della Sezione Latte di Libera Associazione Agricoltori Cremonesi, sposa la causa: «Come allevatori non possiamo che essere inorgogliti dal fatto che la Fao sia stata la prima a certificare l’importanza del latte, dedicandogli una Giornata Internazionale. Questo dimostra una volta di più che l’alimentazione corretta è un bene e che il latte ne fa parte. Per tutti. Contro alcuni errati preconcetti che talvolta ricompaiono».
L’allevatrice doverese Francesca Mariani ha pochi dubbi: «Sano, economico, completo. Fa crescere, dona calcio, aiuta le donne. Il latte – afferma – è un alimento perfetto. In Italia è uno dei settori di maggior crescita per il Pil, eppure è spesso bistrattato. Festeggiarlo, significa fare corretta informazione e dire la verità».
Oggi alle 12, in Cortile Federico II, sarà svelata la targa della ‘Milk Way’ con le impronte delle vacche da record al Dairy Show 2022. Il direttore di CremonaFiere, Massimo De Bellis, spiega: «L’allevamento italiano moderno è partito proprio da Cremona, negli Anni ’50, grazie all’idea di imprenditori illuminati. La Fiera lo ha raccontato fin dagli albori. Per celebrare questo orgoglio territoriale abbiamo scelto una formula quasi hollywoodiana, perché le vacche sono le vere star di questa storia».
La walk of fame dell’allevamento d’eccellenza, infatti, si arricchirà di anno in anno delle impronte delle Supreme Champion che si affiancheranno a quelle delle prime due protagoniste: Baruf del Primero Sally, campionessa 2021, e Llinde Ariel Jordan, trionfatrice lo scorso anno. Un omaggio non solo alla città di Cremona, che ospiterà targa e strada degli onori, ma anche ai consumatori e agli allevatori: i veri protagonisti del successo.
Di latte, fra i molti argomenti caldi, ha parlato ieri il presidente della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi, Cesare Soldi, ospite del direttore di Cremona1, Guido Lombardi, che ha condotto la puntata di Sviluppo&Territorio andata in onda ieri alle 20.55 sul Canale 19. Un focus a 360° su economia, società e attualità che si è trasformato in una chiacchierata appassionante, senza mai indulgere troppo né ai tecnicismi né alla banalizzazione di analisi complesse. Come, appunto, sul tema cardine.
«I prossimi mesi – ha sostenuto il presidente della Libera – saranno i più difficili. Ci troveremo a fronteggiare una situazione complessa che unisce fattori quali costi di produzione ancora sostenuti e una debole domanda». La discussione è poi proseguita su temi di stretta attualità quali quelli dell’ambiente e delle recenti tematiche relative alle emissioni degli allevamenti, in discussione nelle prossime settimane al parlamento europeo. Sul cambiamento climatico e le prospettive in tema di approvvigionamento alimentare. Di fatto, è stata una panoramica a tutto tondo sulle sfide complesse che attendono gli allevatori e gli agricoltori nei prossimi mesi.
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