L'ANALISI
31 Maggio 2023 - 15:03
CREMONA - Poco più di una settimana fa, il neo sindaco di Castelvetro Piacentino, Silvia Granata, aveva chiesto a Provincia di Piacenza e Anas interventi di manutenzione più puntuali: sono effettivamente arrivati. Insieme agli inevitabili disagi. Già oggi gli operai sono stati infatti al lavoro sul vecchio ponte in ferro, per la riparazione di buche e dislivelli lungo la carreggiata, ma anche in corrispondenza di un giunto malandato: non semplici rattoppi mettendo un po’ di catrame, ma appositi mezzi in azione per scarificare l’asfalto e tentare di posizionare materiale legante che possa garantire una durata e una tenuta maggiori. In corrispondenza delle ‘cerniere’ metalliche e ai margini della strada. Altri interventi simili sono stati registrati nei giorni scorsi e in tutti i casi è stato necessario istituire temporaneamente il senso unico alternato. Che sommato ai rallentamenti per il cantiere in tangenziale Cremona, ha fatto sbottare numerosi automobilisti, soprattutto negli orari di punta.
L’intensificazione delle manutenzioni sul ponte è anche e soprattutto legata al fatto che, come già riferito, il bando di gara da 7,5 milioni di euro è andato deserto: la Provincia di Piacenza dovrà predisporne un secondo, aggiornato agli ultimi prezzi delle materie prime, con conseguenti possibili rincari economici e ritardi. Insomma, l’avvio dei lavori nel 2024 è nuovamente a rischio. Ecco perché, allarmata da questa notizia, Granata ha subito incontrato i tecnici provinciali e chiesto l’avvio di una concertazione con Anas per intensificare le manutenzioni. Dopo le recenti piogge, infatti, le condizioni del viadotto sul Po sono drasticamente peggiorate e sono aumentate le richieste danni di quanti hanno perso copricerchi o danneggiato in altro modo le vetture proprio a causa delle buche.
Come noto una soluzione completa potrà arrivare solo con il maxi cantiere, finanziato dal 2018 ma in palese ritardo: prima a causa di intoppi burocratici e ora per l’assenza di ditte interessate all’appalto. Stando ai piani della Provincia l’aggiudicazione doveva essere raggiunta entro la fine di giugno (anche per non perdere i fondi governativi) ma ora appare evidente che tale risultato è ormai impossibile.
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