L'ANALISI
26 Giugno 2013 - 08:58
Silla e Mariani
CASALMAGGIORE - L'Oglio Po è un ospedale eccellente, una struttura di riferimento per il territorio e può contare su un venti per cento di utenza che arriva da fuori Regione (denaro fresco per le casse dellazienda ospedaliera). Però, per converso, cè un dieci per cento della popolazione residente che si rivolge (o che è indirizzata) ad altri presidi sanitari: l'obiettivo primario è recuperarla grazie anche e soprattutto a una campagna di informazione rivolta ai medici di base, già iniziata con un incontro a metà giugno convocato da Azienda ospedaliera e Asl.
Di questo, e di molto altro, hanno parlato martedì mattina il sindaco Claudio Silla e il direttore generale dell'Azienda Ospedaliera di Cremona - da cui dipende l'Oglio Po - Simona Mariani in un lungo colloquio, protrattosi fin oltre mezzogiorno, nello studio del primo cittadino casalese. "Grazie alle nuove specialità (urologia, endoscopia ed ematologia) - hanno detto Silla e Mariani - e alla nuova metologia organizzativa dell'intensità di cura l'Oglio Po offre uno spettro sempre più ampio di risposte. I cittadini e i medici di famiglia devono saperlo". Sul progetto pilota dell'intensità di cura, in funzione da alcuni mesi, ci sono già positivi riscontri - ha affermato il direttore generale - da parte dell'utenza".
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