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Congestioni più frequenti in estate: «Occhio a drink ghiacciati e aria condizionata»

Fa chiarezza l'esperto in occasione della Giornata mondiale della Salute Digestiva: «Gli sbalzi caldo-freddo possono avere conseguenze anche molto gravi»

Riccardo Rossi

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rrossi@laprovinciacr.it

29 Maggio 2023 - 16:21

Congestioni più frequenti in estate: «Occhio a drink ghiacciati e aria condizionata»

CREMONA - Pallore e tremore improvviso, sudore freddo, spossatezza, forti dolori addominali seguiti da nausea e vomito. Sono i sintomi di una congestione, ovvero un blocco digestivo dovuto ad un veloce e intenso sbalzo termico. A far chiarezza è Ivo Boskoski, dirigente medico Gastroenterologo presso la Fondazione Policlinico Gemelli di Roma, in occasione della Giornata mondiale della Salute Digestiva che si celebra oggi, 29 maggio: «Questa condizione si verifica più frequentemente in estate, per via degli sbalzi caldo-freddo e che può comportare conseguenze anche molto gravi».


La congestione deriva da uno squilibrio nella circolazione del sangue e le cause possono essere varie: «Bere bevande ghiacciate quando l’organismo è accaldato, fare un bagno in mare o in piscina durante la digestione di un pasto abbondante, passare velocemente da un ambiente caldo a uno in cui è accesa l’aria condizionata» precisa Bokoski.

L’esperto fa chiarezza anche altri miti e bufale sulla salute del nostro stomaco: «Lo stress può influire negativamente sulla salute digestiva, anche perché il nostro intestino ospita circa 500 milioni di neuroni e alcuni batteri intestinali sarebbero collegati alle regioni cerebrali responsabili dell’umore e del comportamento. È vero anche che l’intestino è uno dei principali responsabili del sistema immunitario: vi si trova l’80% delle cellule immunitarie e spesso la gravità dei sintomi con i quali i virus attaccano può dipendere proprio dalle condizioni di disequilibrio del microbiota intestinale, ovvero l’insieme di batteri che lo popolano. Anche un eccessivo dimagrimento può dipendere da un’intolleranza alimentare che rende gli enzimi intestinali meno in grado assumere importanti nutrienti».

«È sbagliato - continua - attribuire alla celiachia eventuali problemi dopo aver mangiato pizza o pasta, perché in molti casi si può essere solo sensibilità al glutine: in questo caso i disturbi scompaiono quando si esclude dal proprio regime alimentare mentre la celiachia è una malattia cronica  autoimmune che richiede precisi esami perla diagnosi».

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