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MONDO BUSINESS. L'EDITORIALE

L’Intelligenza Artificiale è uno tsunami

Sta investendo tutti i settori e inevitabilmente finirà per spostare gli equilibri fra ‘macchina’ e uomo. Opportunità e potenzialità immense, ma non è tutto oro ciò che luccica

Luca Puerari

Email:

lpuerari@laprovinciacr.it

29 Maggio 2023 - 09:28

L’Intelligenza Artificiale è uno tsunami

Siamo di fronte a una rivoluzione senza precedenti, epocale. L’Intelligenza Artificiale è uno tsunami che sta investendo tutti i settori e che inevitabilmente finirà per spostare gli equilibri fra ‘macchina’ e uomo. E lo si capisce chiaramente cercando sul web la definizione corrente di questa innovazione.

«L'intelligenza artificiale è una disciplina appartenente all’informatica che studia i fondamenti teorici, le metodologie e le tecniche che consentono la progettazione di sistemi hardware e sistemi di programmi software capaci di fornire all’elaboratore elettronico prestazioni che, a un osservatore comune, sembrerebbero essere di pertinenza esclusiva dell’intelligenza umana». Tradotto: ciò che prima di questo tsunami era (o sembrava) di pertinenza esclusiva dell’uomo, domani non lo sarà più.

Le opportunità e le potenzialità dell’AI sono immense. Può migliorare l’efficienza e la produttività in molti settori, nonché affrontare sfide complesse come la diagnosi medica, l’analisi dei Big Data e l’automazione dei processi. L’AI sta giocando un ruolo fondamentale nello sviluppo dei veicoli autonomi, consentendo loro di ‘sentire’ l’ambiente circostante e prendere decisioni in tempo reale per garantire una guida sicura. I risultati nel campo dell’assistenza virtuale sono ancora più consolidati: Siri, Alexa e Google Assistant stanno diventando sempre più comuni nel supporto alle attività quotidiane. Nel campo della finanza l’AI è utilizzata per l’analisi dei dati e la gestione del rischio. Nel settore energetico - mai come in questi mesi al centro degli equilibri geopolitici mondiali - può contribuire all’ottimizzazione dei processi, all’efficienza delle reti elettriche e alla gestione delle risorse rinnovabili.

Tutto questo sta già avvenendo ma in pochi hanno questa percezione. Un concetto spiegato molto bene dal professor Fabio Antoldi dell’Università Cattolica: «In Italia non passa, almeno per ora, il concetto che l’utilizzo dell’intelligenza artificiale non è una prospettiva futura, ma è una realtà in cui tutti siamo immersi. Sempre più strumenti come i nostri telefoni ci ascoltano ed elaborano come offerte pubblicitarie ciò di cui noi abbiamo parlato distrattamente, avendo in tasca il telefono. Tutto questo è già entrato nel mondo in cui viviamo».

«La predisposizione all’innovazione è uno stato d’animo», afferma il professor Gianni Ferretti, prorettore del polo cremonese del Politecnico di Cremona. Una frase ad effetto che racconta una verità semplice: il progresso non si ferma. E infatti diverse realtà della provincia stanno integrando l’intelligenza artificiale nei propri processi e prodotti.

Ma non è tutto oro quello che luccica ed è giusto considerare anche l’altro lato della medaglia.
Per quanto riguarda il ruolo dell’uomo e il mondo del lavoro, l’AI ha il potenziale per automatizzare molte mansioni ripetitive e di routine. Ciò potrebbe portare a una riduzione di alcune professioni tradizionali, ma allo stesso tempo potrebbe aprire nuove opportunità di lavoro. Si stima che l’85% delle professioni che esisteranno fra una decina d’anni non sono ancora state inventate: un dato che fa riflettere e un po’ spaventa.

E poi c’è il capitolo - molto ampio e ancora provvisorio - dei rischi. La privacy e la protezione dei dati sono preoccupazioni importanti poiché l’AI per il suo funzionamento ottimale richiede grandi quantità di dati personali. È essenziale garantire che i dati vengano utilizzati in modo sicuro e conforme alle normative e come farlo resta un tema aperto. Così come resta aperto il nodo delle regole. Appare chiaro anche ai profani che la collaborazione tra esperti, enti regolatori e industria è fondamentale per guidare lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale in modo etico e sostenibile.

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