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L'AUTOSTRADA NON PARTE

Altro rinvio per la Cremona-Mantova, lo stallo si prolunga di 6 mesi

Fissata a novembre l’udienza del Tar che deve risolvere il contenzioso fra Regione e Stradivaria

Massimo Schettino

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mschettino@laprovinciacr.it

25 Maggio 2023 - 05:25

Altro rinvio per la Cremona-Mantova, lo stallo si prolunga di 6 mesi

Un render dell'autostrada Cremona-Mantova

CREMONA - Prosegue lo stallo e sembrano allungarsi ulteriormente i tempi per la realizzazione dell’autostrada regionale Cremona-Mantova. Prevista per aprile, l’udienza al Tar che doveva servire alle parti per sciogliere il contenzioso che sta bloccando l’ultimo progetto da ormai tre anni, infatti, è servita solo per rimandare la discussione. La nuova data, a quanto si apprende, è stata fissata per novembre.

Altri sei mesi di attesa, dunque, per capire se e a quali condizioni economiche il progetto definitivo presentato al pubblico dalla concessionaria Stradivaria nel 2020 potrà essere acquisito da Aria, società controllata dalla Regione, che dovrebbe realizzare direttamente l’infrastruttura, definita «una delle assolute priorità regionali» dal presidente lombardo Attilio Fontana durante la campagna elettorale. E dall’assessore regionale alle Infrastrutture e Opere pubbliche, Claudia Maria Terzi, arriva una semplice presa d’atto: «Il giudizio pendente ha complicato ulteriormente la questione e fino alla definizione della causa sarà difficile ipotizzare alcunché. Ovviamente auspichiamo che la vicenda si risolva al più presto possibile».


Entrambe le parti hanno ribadito più volte l’intenzione di arrivare ad un accordo e, dunque, questi sei mesi potrebbero servire per arrivare a novembre, o anche prima, con un’intesa definita. È del luglio 2019 la bocciatura per insostenibilità economica da parte di Regione Lombardia del progetto di Stradivaria. Nel ‘tavolo di ascolto reciproco’ promosso in regione dal governatore Fontana erano state prospettate cinque ipotesi per la realizzazione di un collegamento veloce fra Cremona e Mantova.

Bocciata la sostenibilità economica dell’autostrada in concessione, erano rimaste in piedi due sole strade: la realizzazione dell’infrastruttura a pedaggio direttamente dalla Regione attraverso la sua controllata Aria oppure il raddoppio del tracciato stradale esistente con relative varianti e tangenziali dei centri urbani. L’allora ministro dei Trasporti, il soresinese, Danilo Toninelli, si era detto disponbile a mettere in campo l’Anas per questa soluzione. Stradivaria però aveva ribadito la propria titolarità alla concessione e nel 2020 la società controllata da Centropadane aveva proposto allora una nuova versione dell’opera, presentata il 31 agosto nella sede di via Colletta.

Claudia Maria Terzi

La lunghezza del tracciato a questo punto era diventata di 66,3 chilometri per un impegno finanziario di 883 milioni di euro e una limatura delle spese pari al 18,4%. Il tratto di nuova costruzione era di 52 chilometri, ai quali però mancavano, e mancano tuttora, gli 8,5 in comune con la Tibre, che non c’è. Ma anche questa revisione non va e si arena negli uffici regionali. Alla fine del 2021, dopo mesi di trattative, Regione decide di acquisire il progetto definitivo riconoscendo a Stradivaria, tramite accordo, una contropartita di 24.9 milioni di euro per la risoluzione consensuale della convenzione della concessione.

Ma a maggio arriva il nuovo colpo di scena: viene reso noto che Stradivaria ha fatto ricorso al Tar contro la proposta di Regione chiedendo come indennizzo per la rinuncia della concessione non solo i costi di progettazione, ma anche il riconoscimento del 10% del valore dell’opera. Conti alla mano, se il giudice dovesse accogliere la richiesta, Regione dovrebbe sborsare ben 130 milioni di euro per chiudere il contenzioso con l’ex concessionaria.


In tutto questo il territorio con i suoi rappresentanti istituzionali ed economici ha più volte ribadito la richiesta dell’autostrada, mentre i comitati e le associazioni ambientaliste cremonesi, invocando il danno erariale, a febbraio 2022 si sono rivolti alla Corte dei Conti e hanno presentato un esposto alla Procura Regionale. Il tema autostrada è stato anche uno dei nodi dell’intesa Pd-M5S per le recenti regionali. I Cinque Stelle, infatti, sono schierati per il raddoppio della strada esistente e più volte hanno ribadito: «L’ostinazione sull’autostrada sta bloccando ogni altra soluzione, che se fosse stata intrapresa per tempo ora sarebbe già in fase avanzata».

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