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CREMONA

La piena ‘placida’ del Po. A maggio salito 6 metri

Nel primo pomeriggio di ieri c’è stato il picco: 10 centimetri all’ora. A sera 1,69 sotto lo zero

Elisa Calamari

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23 Maggio 2023 - 11:43

La piena ‘placida’ del Po. A maggio salito 6  metri

CREMONA - La piena morbida ha iniziato a raggiungere la città nella notte, preannunciata dalla decisione - da parte della centrale idroelettrica Enel Green Power di Isola Serafini - di aprire le paratoie della diga. Stavolta le canottieri cremonesi sono state adeguatamente informate circa il rischio che a valle potesse arrivare «materiale solido flottante come alghe e legname». Una possibilità legata all’apertura degli sgrigliatori che normalmente bloccano tronchi e rifiuti, proprio prima dello sbarramento. Alle 3 di ieri notte il livello idrometrico attestato da Aipo all’altezza del vecchio ponte in ferro è stato -3,13 metri, ma è solo dalle 10 del mattino che l’aumento di livello e portata è diventato consistente: in mattinata la quota è cresciuta ulteriormente fino a -2,35 metri, alle 13 è arrivata a -2,02. Nel primo pomeriggio il culmine, con una crescita di 5 centimetri ogni trenta minuti (10 centimetri all’ora) fino al -1,69 della prima serata, quando l'incremento è diventato di circa 2 centimetri all’ora.

Una situazione comunque lontana da quella delle allerte del passato, che, come viene ricordato sul portale di Aipo, scattano al superamento dei due metri oltre lo zero idrometrico. Se si considera però che ad inizio maggio il tratto di Po cremonese aveva nuovamente raggiunto i livelli record di -8 metri, vale a dire una siccità definita estrema, l’effetto delle piogge risulta molto più che evidente. Come noto le criticità maggiori legate al Grande Fiume sono state in Piemonte, dove sempre Aipo ha fatto sapere che «a valle di Torino la piena si è attestata su livelli superiori alla soglia 1 (criticità ordinaria, colore giallo). Nel restante tratto vallivo - la rassicurazione - si osserveranno incrementi di livello nelle prossime 48 ore che, stanti le attuali previsioni, si attesteranno al di sotto delle soglie di riferimento (criticità assente, colore verde)». Circa le portate, invece, è stato precisato che «la modellistica previsionale idrologica-idraulica sviluppata a scala di distretto indica che i volumi transitanti dalla sezione di Piacenza dovrebbero passare dai 550 metri cubi al secondo dei giorni scorsi agli oltre 2000/2500 m3/s, con possibili ulteriori incrementi nel corso della settimana, qualora venissero confermate le precipitazioni previste».

Giovedì è in programma una riunione dell’Osservatorio permanente crisi idrica, convocato dall’Autorità di bacino distrettuale, che stavolta dovrà dunque discutere di uno scenario completamente cambiato e che purtroppo comprende anche i disastri in Romagna. Intanto ieri, in occasione della Giornata mondiale della biodiversità, proprio l’AdbPo ha fatto sapere che “L’applicazione integrata della Direttiva Acque e delle Direttive Natura offrono l’occasione per l’attuazione di politiche territoriali che coniughino conservazione della biodiversità ed efficiente tutela idrica. L’AdbPo è uno degli attori principali di un percorso virtuoso orientato alla gestione sostenibile dei corsi d’acqua, anche in relazione ai cambiamenti climatici in atto». Online sono così state presentate alcune esperienze finalizzate al miglioramento della connettività ecologica e al recupero dei processi e delle funzioni ecologiche degli ecosistemi. Una curiosità: la piena non ha fermato le attività previste con le scolaresche e guidate proprio dall’Adbpo, perché a San Nazzaro di Monticelli ieri mattina i bambini hanno liberato altri 50 storioni nel Po, nell’ambito del progetto di ripopolamento ‘Adotta uno storione’.

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