L'ANALISI
18 Maggio 2023 - 11:28
Cremona vista dall'alto
CREMONA - Con 704 Immobili in asta nel corso dell’anno, Cremona si posiziona al 59° posto a livello nazionale per numero di immobili all’asta e al nono posto a livello regionale, in entrambi i casi in calo rispetto all’anno precedente. Nel 2021 Cremona occupava la 53esima posizione a livello nazionale e l’ottava posizione in Regione con 891 immobili all’asta. Lo rende noto il Centro studi AstaSy Analytics di NPLs RE_Solutions nel suo “Report Aste 2022”, che ogni anno analizza il settore delle aste immobiliari in Italia tracciandone un panorama dettagliato e preciso.
In generale, l’andamento economico della provincia cremonese non presenta particolari criticità. Anche l’analisi territoriale elaborata nel report del Ministero dell’Economia e delle Finanze riferita alle dichiarazioni del 2021, restituisce dati confortanti attestando un reddito medio mensile di € 22.534 contro i 21.615 euro dell’anno precedente, addirittura in controtendenza trattandosi dell’anno della pandemia.
Secondo i dati Npls RE_Solutions, il valore di tutti i beni in asta a Cremona nell’anno 2022 è stato di 94.289.112,04 euro, con un valore medio pari a 133.933,40 e possibilità di offerta minima pari a 74.874.165,69 euro. L’asta più alta come valore è stata quella bandita nel procedimento di esecuzione immobiliare riguardante un fabbricato adibito a corte chiusa, risalente agli inizi del 1800, sito nel Comune di Paderno Ponchielli e parte nel Comune di Casalbuttano, per un'estensione complessiva di mq 1.171.162. L’immobile, composto da casa padronale, abitazioni per i contadini, laboratori, magazzini, aia, locali di ricovero per animali etc…, era stato valutato dal Perito nel 2017 per un importo pari € 12.237.200. Successivamente sono stati eseguiti lavori di bonifica e smaltimento dell'amianto presente il loco. Il lotto è stato aggiudicato nel gennaio 2022 al prezzo base di € 9.263.850.
La parte più numerosa delle unità in asta è riconducibile a quelle residenziali: sono ben 499 gli appartamenti, con box e cantine, pari a circa il 70% di tutto il parco immobiliare, il cui valore medio di base d’asta è di circa 123.385,64 euro. La distribuzione territoriale dei beni nella provincia cremonese rivela una maggior concentrazione nel capoluogo, con 189 lotti in asta, seguito dai comuni di Soresina (n. 36) e Crema (n.32). Osservando nel dettaglio le vendite giudiziarie pendenti avanti il Tribunale di Cremona, e con oggetto cespiti siti in Soresina, città nota grazie ai prodotti della locale “Latteria Soresina”, si nota la presenza di diverse procedure piuttosto datate e aventi a oggetto abitazioni con prezzi inferiori ai 20.000 €.
Per quanto riguarda Crema, centro principale della provincia dopo il capoluogo ma, secondo le dichiarazioni del 2021, quello con il reddito pro-capite più alto, il numero di lotti in vendita è stato inferiore a quello di Soresina di sole quattro unità, pur avendo quasi quattro volte il numero della popolazione.
Sono state 113.056 (309 al giorno, 13 all’ora) le unità immobiliari oggetto di asta in Italia nell’anno 2022 (per un controvalore di immobili a base d’asta pari a euro 16.340.642.527 e con offerte minime pari a 12.507.831.058 euro), con un lieve decremento dell’10,33 % rispetto all’anno precedente, ma con un calo Covid19 (assolutamente non fisiologico ma tarato esclusivamente dagli avvenimenti dell’anno) rispetto al periodo di attività pre-Covid (2019) pari al -44,75 % (204.632 esecuzioni).
La suddivisione per Macroaree
Dei 113.056 immobili in asta, oltre il 37,89% ricadono nelle regioni del Nord Italia, il 24,68% al Centro, il 22,17% al Sud e il 15,26% nelle Isole. Al primo posto per numero di esecuzioni nell’anno 2022, si conferma la Lombardia con il 15,22%, a seguire al 2° posto la Sicilia (11,15%), Lazio (8,82%), Campania (7%) e Toscana (6,96%), che conquista la posizione che nel 2021 era occupata dal Veneto.
Sono 15 province che, da sole, generano il 36,6% delle aste su base nazionale. Le province sono Roma (5,35%), Milano (3,53%), Napoli (3,18%), Catania (2,77%), Perugia (2,64%), Brescia (2,36%), Bergamo (2,12%), Cosenza (2,07%), Macerata (1,93%), Palermo (1,92%), Sassari (1,82%), Bari (1,79%), Torino (1,77%), Ancona (1,76%) e Cagliari (1,60%).
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