L'ANALISI
17 Maggio 2023 - 11:39
Il sindaco Pipperi stringe la mano al commissario prefettizio Filomena Formisano
ROBECCO D'OGLIO - Dopo undici mesi Marco Pipperi torna in villa Barni da sindaco. È pronto ad indossare di nuovo la fascia tricolore e per la quarta volta a prestare giuramento. Al momento non è ancora stata definita la data di insediamento del nuovo consiglio, dove si terrà la convalida degli eletti e nemmeno la composizione della giunta. Ma è stata una vittoria schiacciante, quella che l’ex primo cittadino ha incassato allo spoglio di lunedì pomeriggio: 880 voti contro i 156 di Alessandra Gambazzi e i 154 di Monica Iezzone.
Dopo la stretta di mano davanti ai seggi elettorali con il commissario prefettizio Filomena Formisano, che negli ultimi 11 mesi ha traghettato il comune in attesa delle elezioni comunali, la squadra che si è presentata nel solco della continuità è pronta a mettersi al lavoro. «Per un’amministrazione che s’insedia — spiega Pipperi — la prima cosa da fare è sicuramente valutare lo stato del bilancio, per comprendere che tipo di interventi siano stati programmati per il 2023. Partiremo dalle emergenze, che il commissario ha definito. Quindi abbiamo una serie di interventi da portare avanti. Abbiamo delle situazioni che, forse, potrebbero sembrare piccolezze; ma che arrecano disagi, come ad esempio l’illuminazione pubblica che da un po’ di tempo sta creando qualche problema. Da qui alla fine dell’anno, abbiamo un elenco di una ventina di cose da fare». Il consiglio sarà formato da sette rappresentanti della lista Pipperi, dagli altri due candidati sindaco che entrano di diritto e dal candidato consigliere Roberto Bergantino della lista RivOglio il futuro (salvo ovviamente rinunce).
L’ex consiglieri di maggioranza dell’amministrazione Pipperi, ancora presente nel gruppo di sostenitori, Paolo Rizzieri, ha voluto lanciare un appello a tutti coloro che in questi mesi hanno sostenuto la lista: «Continuiamo a lavorare assieme. Anche i consiglieri che non sono riusciti ad entrare per la logica delle preferenze, non si sentano delusi o esclusi, anzi facciano sentire la loro vicinanza al sindaco e il desiderio di proseguire al suo fianco. Il grande senso civico che ha animato me e tutti quelli che in questi anni hanno dato la propria disponibilità per amministrare Robecco, non si fermino, ma continuino indipendentemente dalla logica delle preferenze. Ultima cosa: spero che le minoranze svolgano il loro ruolo di controllo e collaborino, ma in maniera costruttiva».
Dopo undici mesi dunque Robecco ha di nuovo un sindaco eletto.
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