L'ANALISI
14 Maggio 2023 - 09:53
CREMA - La voce al telefono è ansimante. Una serie di espedienti per dare l’idea di una persona in gravi condizioni di salute: «Sono Anna, tua figlia, sono attaccata a un respiratore. Sono svenuta, mi hanno portata in ospedale, ma devo fare una cura dalla Svizzera che costa 35mila euro. Dovete darmi i soldi oppure i gioielli per poter pagare». È iniziato così l’ennesimo odioso tentativo di raggirare una coppia di anziani che vivono in città, lei 87enne e il marito 93enne. Una truffatrice senza scrupoli riuscita, forse attraverso i social network, a risalire al nome della figlia della coppia che vive in città, ci ha provato nei giorni scorsi. «Questa donna si è finta mia zia Anna con una voce affannata, in modo da sembrare morente», ha raccontato la nipote dei due pensionati, che ha messo tutti sul chi vive tramite un dettagliato post via social. «Mia nonna ha un unico difetto: ha perso un po‘ di udito, quindi inizialmente si è spaventata. Poi ha riconosciuto che quella non era la voce di mia zia Anna. Pare che le persone che hanno telefonato fossero pronte a ritirare subito i gioielli, probabilmente erano appostate in zona. Fortunatamente lei e mio nonno sono ancora lucidissimi e non hanno abboccato. Mia nonna ha risposto alla donna dicendole che aveva capito che non fosse sua figlia. Mio nonno si è fatto passare il telefono, ma è stato meno gentile».
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