Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CREMONA

'Mercoledì provinciali', oggi appuntamento con 'La medicina cremonese, tra il XVI e il XVIII secolo'

Il relatore sarà Giovanni Fasani. Settimana scorsa l'incontro è stato con la famiglia Biffi, i possedimenti, l'ascesa sociale: da produttori e venditori di formaggio a conti

10 Maggio 2023 - 11:01

'Mercoledì provinciali', oggi appuntamento con 'La medicina cremonese, tra il XVI e il XVIII secolo'

Le relatrici dell'incontro di mercoledì scorso

CREMONA - Riprendono oggi, alle 17, nella sala del Consiglio 'I mercoledì provinciali' relatore sarà Giovanni Fasani, medico e storico, che tratterà 'La medicina cremonese, tra il XVI e il XVIII secolo'. Fasani storico della medicina e delle antiche stampe, parlerà di Realdo Colombo di Gaspare Aselli e di altri medici cremonesi che hanno contribuito allo sviluppo di questa scienza.

Mercoledì scorso l'incontro è stato con la famiglia Biffi, i possedimenti, l'ascesa sociale: da produttori e venditori di formaggio a conti. E anche le splendide cascine, che ancora oggi puntellano il territorio, compreso l'affascinante oratorio della cascina di Ca' del Pesce. Liliana Ruggeri e Cele Coppini, storiche dell'arte, hanno raccontato le vicende di questa antica e importante famiglia cremonese nell'ambito dei 'Mercoledì provinciali', una serie di incontri organizzati dalla Provincia di Cremona e dall'associazione culturale Adafa. Le due relatrici hanno ripreso il saggio, da loro curato, pubblicato sulla Strenna dell'Adafa del 2022.

Il pubblico in sala del Consiglio all'incontro di mercoledì scorso

Gli interventi si sono aperti con Ruggeri che è partita dal più famoso dei Biffi, Giovanbattista, commentando il famoso quadro dell'Accademia dei Pugni, che lo ritrae tra l'intellighentia milanese di fino Settecento: da Beccaria e Verri, da Lambertenghi a Porro. «Da questi incontri nascerà uno dei libri fondamentali per il nostro Paese - ha spiegato la storica - 'Dei delitti e delle pene', e in questo gruppo vi era a pieno titolo Giovanbattista, intellettuale, che conosceva il latino, il greco, il francese, leggeva e studiava di tutto».

Ruggeri ha ripercorso le vicende economiche e famigliari dei Biffi, elencando le varie acquisizioni di terreni e cascine, tutte poste a San Felice, che diventa quasi un loro feudo, e gli imparentamenti con altre famiglie nobili, fino a quando il nome Biffi scompare, fuso con i Sommi-Picenardi, ma non prima di aver ricevuto il titolo di conti e lo stemma araldico, dove campeggiava l'aquila, il marchio che contraddistingueva la loro mercanzia quando ancora erano semplici formaggiai.

Cele Coppini ha ricostruito virtualmente l'oratorio di Ca' del Pesce a San Felice, attraverso le visite pastorali che i vari vescovi hanno effettuato nella chiesetta privata dei Biffi, che risale al 1699, visite di Omobono Offredi, Novasconi, Bonomelli. Consultando i documenti conservati nell'Archivio diocesano, la studiosa ha potuto descrivere, fin nei particolari e le attribuzioni, dei dipinti conservati, come era fatto l'altare, i piccoli matronei che consentivano ai Biffi di prendere parte alla messa in disparte.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400