L'ANALISI
30 Aprile 2023 - 10:46
CREMONA - «L’amministrazione Comunale di Cremona esce dalla partita del rinnovo del Consiglio di amministrazione di A2A con le ossa rotte, collezionando una figuraccia memorabile. Nessuno dei candidati della lista proposta dagli ex soci di Lgh, tra cui Aem Cremona, è stato eletto nell’organo di governo. Una Caporetto».
Lo sottolineano in una nota i consiglieri comunali di Forza Italia Carlo Malvezzi, Federico Fasani e Saverio Simi con Maria Vittoria Ceraso, di Viva Cremona. «Non sappiamo ancora — spiegano gli ‘azzurri’ se la causa del clamoroso insuccesso sia l’incapacità di fare i conti da parte dei ‘registi’ dell’operazione, o se sia l’assenza di una strategia efficace, ma il risultato è chiaro e incontrovertibile: Cremona ha certificato la propria assoluta irrilevanza. L’ha fatto in occasione dell’assemblea dei soci di A2A, di fronte agli operatori economici e finanziari e sotto i riflettori della stampa nazionale. Un mix di dilettantismo e incompetenza che ha peraltro portato a ‘bruciare’ una figura di alto profilo. A differenza di quella proposta da Aem spa, la seconda lista di minoranza, composta dai fondi di investimento, è risultata più credibile e convincente, ha saputo attrarre i voti di altri soci e ha fatto eleggere ben tre consiglieri. I comuni di Milano e Brescia, entrambi gestiti dal Pd, hanno eletto i propri rappresentanti, lasciando gli spocchiosi cugini cremonesi fuori dalla porta: sedotti e abbandonati. Una bella lezione di realismo per chi, senza avere talento ed esperienza, si crede più furbo degli altri. L’esito di tale cocente sconfitta è scontato e si può sintetizzare in tre punti:
1 il nostro territorio, privo di rappresentanza all’interno del Cda, sarà sempre meno considerato nelle strategie di sviluppo di A2A Spa;
2 il progetto Cremona 20/30, utile specchietto per allodole , finirà definitivamente in archivio e tra qualche anno andrà ad alimentare l’inceneritore che proseguirà il suo funzionamento ben oltre il 2029;
3 il sindaco di Cremona, che porta la maggiore responsabilità politica di aver accettato un’operazione fallimentare a danno dei cremonesi, da domani per parlare con i vertici di A2A Spa. dovrà comporre il numero verde».
«Complimenti — è l’ironica chiusa — al Pd e a tutta la Giunta comunale di Cremona per questo nuovo traguardo».
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