L'ANALISI
29 Aprile 2023 - 13:51
I rapper Rondodasosa e Neima Ezza
CREMONA - Non si spengono le polemiche sul patrocinio concesso dal Comune all’esibizione di Rondodasosa e Neima Ezza, il 2 settembre in piazza del Comune nel quadro della mini-rassegna ‘TRF Sotto il Torrazzo’, a cura del Tanta Robba Festival. In particolare, a tenere vivo il dibattito è Fratelli d’Italia: nel mirino l’assessore alla Cultura, Luca Burgazzi, che allo scoppiare del caso aveva replicato «le scelte artistiche non spettano alla politica».
Ora controreplica Matteo Carotti, coordinatore cittadino di Gioventù Nazionale: «L’assessore alla Cultura finge di non capire la polemica di Lega Giovani e Gioventù Nazionale, quando invece il senso è chiarissimo. Non si chiede al Comune di entrare nel merito di una scelta artistica, bensì di commentare la concessione del patrocinio».
Cita il regolamento, Carotti: «Dice che può avvenire solo per un evento che sia ‘attinente alle finalità ed ai principi dello Statuto del Comune di Cremona e/o a programmi e/o progetti dell’amministrazione comunale in ambito istituzionale, morale, sociale, civile, culturale, scientifico, artistico, storico, educativo, turistico, sportivo, ambientale ed economico’. Noi ribadiamo la distanza da un evento contrario all’ordine pubblico, visti gli avvenimenti del 2021 a Milano. Ma evidentemente, i trapper che incitano i giovani alla ribellione, ad insultare le forze dell’ordine e a consumare droga, che guardano al modello di integrazione delle banlieue francesi e organizzano eventi che si trasformano in guerriglia urbana sono tollerati e incoraggiati da questa amministrazione. Personalmente noi crediamo in ben altri valori».
Prende posizione anche Beppe Arena, consigliere comunale di Fratelli d’Italia: «Il senso del patrocinio non è di dare un giudizio sulle scelte artistiche, altrimenti il Comune dovrebbe avere un esperto per ogni settore dell’arte o della cultura, ma sulla rilevanza sociale e culturale dell’evento — esprime il suo giudizio chiaro, Arena —. L’assessore Burgazzi non può dire che il Comune non può entrare nel merito, visto che oltretutto si tratta di un evento rivolto ai giovani. Il compito del Comune dovrebbe essere proprio quello di controllare l’importanza culturale e sociale dell’evento stesso e in questo caso l’impatto non può essere che negativo, visti i modelli proposti dai due trapper. La mancata vigilanza da parte dell’amministrazione sulla concessione del patrocinio equivale a togliere valore allo stesso». E così intanto, a distanza di mesi dal concerto di inizio settembre, restano i veleni. Con la sensazione che potrebbero anche salire i toni. Con quali conseguenze?
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