L'ANALISI
ACQUANEGRA CREMONESE: IL LUTTO
28 Aprile 2023 - 11:01
Cristiano Mori aveva 41 anni
ACQUANEGRA CREMONESE - Un destino crudele ha cancellato in un soffio la vita, i sogni e i progetti di un giovane papà al quale ad Acquanegra volevano bene tutti. Aveva solo 41 anni, Cristiano Mori. Un malore, probabilmente un infarto, lo ha stroncato mercoledì mattina ad Asola nel Mantovano mentre era alla guida del suo camion diretto a Verona. Lascia la moglie Paola e due bambini in tenera età: Riccardo e Martina che frequentano le scuole elementari a Sesto e i genitori Luciano e Fauzia. Cristiano, che era originario di Ca d’Andrea, oggi frazione di Torre de’ Picenardi, lavorava come autotrasportatore privato per la ditta Pasinetti che si occupa della logistica al mangimificio Veronesi. Da quanto si è riusciti ad apprendere avrebbe fatto appena in tempo a fermare il mezzo e a parcheggiarlo in un piazzale. Poi il suo cuore si è fermato per sempre. I funerali si celebreranno domani (sabato 29 aprile) alle 15 nella chiesa parrocchiale.
La notizia ha raggiunto il paese nel pomeriggio raggelando tutti: i parenti, gli amici e i compaesani che nella memoria conserveranno sempre i modi garbati e le battute di un uomo innamorato della vita. «Siamo tutti increduli per quanto accaduto – rivela il sindaco Oreste Bricchi – conoscevo molto bene Cristiano, perdiamo un amico sempre disponibile ad aiutare chiunque e un professionista capace, ma soprattutto perdiamo un padre e un marito affettuoso, premuroso e sempre presente». Prosegue il primo cittadino: «Solo due giorni fa Cristiano mi raccontava che sarebbe dovuto andare prossimamente a ritirare una cisterna nuova ad Arezzo per poi pranzare in un ristorante della cittadina toscana dove cucinano gustosissime fiorentine, era contentissimo; il destino purtroppo ha deciso diversamente. Ci stringiamo con grande affetto a Paola, Martina e Riccardo in questo momento davvero devastante».
«Anch’io ho perso un amico – confida il parroco don Giuseppe Galbignani –, Cristiano aveva un animo buono, era una persona mite e affabile, innamorata della sua famigla, della moglie e dei suoi piccoli; il figlio aveva appena cominciato a fare il chierichetto e lui era molto orgoglioso, quando veniva in oratorio ci incontravamo sempre conversando amabilmente, da subito avevo instaurato un bel rapporto di amicizia con lui, so che si erano appena trasferiti nella casa nuova nel quartiere residenziale vicino a Veronesi ed erano contentissimi. Sono molto addolorato e a nome delle comunità parrocchiali di Acquanegra e Fengo sono vicino ai suoi cari».
Al bar del paese gli amici non si danno pace, nessuno vuole crederci: «Cristiano era una persona d'oro – racconta uno di loro – un amico educatissimo, oltre che un marito e un padre meraviglioso e lo dico con tutta la sincerità del mondo; per noi è una grande perdita, stiamo davvero patendo un dolore immenso e indescrivibile. tutto il paese è scosso e profondamente colpito da questo dramma».
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