L'ANALISI
27 Aprile 2023 - 11:24
Il tribunale di Cremona
PERSICO DOSIMO - Condannata ad un’ammenda di 200 euro, pena sospesa e non menzione, la padrona del pitbull che aveva affidato il suo cane a un’amica per portarlo a spasso, il 13 settembre 2020. L’animale era rimasto coinvolto in una zuffa con un altro cane. Tra 60 giorni la motivazione della sentenza. «Si tratta di un problema di diritto — ha sostenuto nell’arringa l’avvocato difensore Raffaella Parisi — in quanto nel provvedimento dell’Ats Val Padana non c’era scritto che il cane non poteva essere affidato ad un’altra persona. La proprietaria l’ha affidato ad un’amica che sapeva gestirlo, per questo ne risponde solo dal punto di vista civile e non penale». Dal 20 gennaio del 2020 e per un anno, Djamilia doveva portare a spasso Jack con guinzaglio e museruola, obbligata dall’ordinanza emessa dall’Ats Val Padana dopo che il pitbull, il 9 gennaio, aveva azzannato, uccidendolo, un cagnolino.
Il 13 settembre di quello stesso anno, domenica, Djamilia, bloccata a casa dal mal di schiena, consegnò Jack «con la museruola» all’amica Vita perché lo portasse a spasso. Verso mezzogiorno e mezza, nell’area esterna del Bar Sport, Jack fu azzannato da Scubidù, il pastore tedesco di Simone. Vita e Simone si misero in mezzo per dividere i cani. Loro finirono al Pronto soccorso, Jack dal veterinario. E finì a querele. Secondo l’accusa, il pitbull non aveva la museruola. La sua padrona era accusata della inosservanza dell’ordinanza dell’Agenzia tutela salute Val Padana.
Nell’uscire, Scubidù, accovacciato sotto la sedia del suo padrone, attaccò Jack. Quella domenica finì a secchiate d’acqua, morsi e ferite. Quella domenica, Vita rincasò dall’amica spaventata e con la mano morsicata da Scubidù. Simone si fece curare al Pronto soccorso. Referto: «Trauma da morso di cane mano destra con riduzione di forza del 3°-4° dito in flesso-estensione»: dieci i giorni di prognosi. Vita al Pronto Soccorso andò l’indomani: sei i giorni della prognosi.
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